Anche se non centra niente con questa sezione, in tempo di "vacanze", ben pochi ad oggi hanno ancora capito cosa significa indossare la MAGLIA...
"Il problema non è Donnarumma, il problema sei tu. Tu, che eri al Camp Nou. Tu, che piangevi al gol di Bolì a Monaco. Tu, che hai dormito per terra in aeroporto a Londra, Madrid e Glasgow. Tu, che ti ritrovi nel gelo di San Siro con altri tremila come te per la coppa Italia. Tu, che hai visto Rivera passare la fascia a Franco Baresi. Tu, che hai un solo Capitano. Tu, che hai viaggiato due giorni per andare a Cagliari in nave. Tu, che hai visto la Cavese, il Frosinone, l'Empoli uscire indenni da San Siro e nonostante questo hai continuato a tifare. Tu, che hai visto, ed ancora non ci credi, cosa è successo ad Istanbul. Tu, che piangevi quando Van Basten fece il suo ultimo giro di campo. Tu, che sventoli la bandiera con il numero 6. Tu, che guardi gli occhi di Sheva prima del rigore di Manchester. Tu, che da bambino sognavi di essere un calciatore della squadra del tuo cuore. Tu, che sei stato a Napoli per un solo quarto d'ora di partita. Tu, che entri in San Siro al mattino, quando Milano dorme ancora, per le coreografie. Tu, che quella maglia la baceresti ogni minuto. Tu, che sogni che ci sia ancora chi dice" no, io resto qua! Questa è la squadra del mio cuore!" Tu, che a diciotto anni hai cantato "you 'll never walk alone" prima di Milan-Real. Tu, che ti eri aggrappato alle lunghe braccia di un giovanissimo portiere. Tu, che sei un romantico e sogni solo grandi amori. Tu, che hai sofferto per la partenza di Kakà. Tu, che ti sei sentito tradito da Leonardo. Tu, che non hai mai perdonato Collovati. Tu, che ancora provi un brivido al gol di Hateley. Tu, che tremavi senza Baresi e Billy ad Atene. Tu, che non sapevi nemmeno che strada percorrere per arrivare a Crotone. Tu, che aspettavi un altro calciatore che sognavi diventasse un'altra bandiera. Tu, che quella maglia la baceresti anche ora, mentre leggi. Tu, che torni da una trasferta e vai direttamente a lavorare, senza neppure toglierti la felpa. Tu, che stasera sei deluso e non riesci ad ingollare il rospo. Tu, che a certi gesti dai ancora peso e che per te non saranno mai banali. Tu, che ti ostini a credere che anche per un professionista ci sia qualcosa che conta più dei soldi. Tu, che non riesci a capire come si possa a 18 anni non scegliere i sogni di bambino avendone la possibilità di farlo. Tu, che vivi ancora di illusioni quando la realtà è quella di "parare" i soldi e non il cuore dei tifosi. Tu, che stasera stringi ancora più forte la tua bandiera rossonera. Tu, che ci sarai sempre perché chi ha il Milan nel cuore non ha bisogno del procuratore.
Ti auguro di rimpiangerci, Gigio, di poter un giorno piangere davanti al Milan che vince. Ma che siano lacrime di rabbia, non quelle felici di un tifoso rossonero, tanto te le potrai asciugare con tutti i soldi che guadagnerai giocando contro chi, per primo, ha creduto in te. Ma il problema non è Donnarumma, il problema sei tu.
Ora come lo spiego a mio figlio che quel portiere con il 99 non c'è più a difendere quella porta? Il problema siamo noi caro Gigio..."
|