VIVERE ULTRAS forum: I colori ci dividono, la mentalità ci unisce! (dal 23/01/04)

Votes taken by acab_milano1968

view post Posted: 18/11/2018, 19:23     +7Stagione Italiana 2019-2020 - Scontri/incidenti Italia
Purtroppo un altro amico se ne va...

Marco Reboli, figura storica e di spicco della Curva Nord Piacenza non ce l'ha fatta a vincere la partita più importante della sua vita. "Sconfitto da un avversario troppo infame e bastardo" per una persona leale e vera come lui!
L'uomo che lotta non perde mai...Ciao Principe!

view post Posted: 5/11/2018, 18:40     +3Stagione Italiana 2019-2020 - Scontri/incidenti Italia
Chiedo gentilmente agli amministratori-moderatori del forum di lasciarmi questo commento in questa sezione e di non spostarmelo. Grazie


10 anni son passati...
VOGLIO RICORDARTI COSI':

Ero in Fossa nel 1983: il primo derby che ho visto avevo quasi quindici anni, c'era una nebbia che non si vedeva niente, si vedevano solo Aldo Serena e Hansi Muller segnare e si sentiva il boato da quell'altra parte, si vedeva quello scandalo di Luther Blissett sbagliare un gol a porta vuota ma si cantava a squarciagola ed ero estasiato.

Ero in Fossa il 28 ottobre del 1984: quando Hateley sovrastò Collovati e segnò il 2-1, caddi per terra travolto.

Ero in Fossa il primo dicembre 1984 a Verona cantando "sta arrivando l'ispettooore...l'ispettore cagacazzo", sotto una pioggia battente in una delle trasferte più pericolose, eravamo in tantissimi, non c'erano le scorte e chi c'era non poteva nascondersi dietro al cordone della polizia come succede adesso.

Ero in Fossa nell'aprile del 1986 quando dopo un rimpallo, Minaudo segnò nel derby: vidi distintamente nel marasma in mezzo alla loro curva uno che faceva il gesto classico di sfottimento, ripromettendomi da quel giorno di farlo anch'io dopo ogni gol in un derby, per fare vedere ad almeno uno di loro da quell'altra parte che godevo.

Ero in Fossa a Pistoia nel 1986 in campo neutro contro l'Empoli: in stazione venni fermato dalla Polizia perchè stavo scrivendo Fossa su un muro.

Ero in Fossa il 13 dicembre 1987 quando un petardo tramortì il portiere della Roma Tancredi e il Milan perse la partita a tavolino.

Ero in Fossa il 31 gennaio 1988 quando a Firenze, dalla Stazione Campo Marte, il corteo tirò dritto verso la Fiesole e scoppiò il putiferio con la polizia.

Ero in Fossa il 15 maggio 1988 a Como per la vittoria dello scudetto.

Ero in Fossa il 19 aprile 1989, 5-0 al Real Madrid e gli Ultras Sur assenti come sempre dopo i fatti dell'andata.

Ero in Fossa il 23 maggio 1989 a Barcellona, un piccolo puntino rosso nel mare del Gol Norte, sorvegliati e repressi dalla Guardia Civil: ero in naja e se mi beccavano a lanciare seggiolini ero fottuto sia di botte in Spagna, sia di diserzione in Italia.

Ero in Fossa nel novembre 1989, quando vidi sotto la Sud Zenga osservare con timore colpire il palo e insaccarsi un pallone calciato da Van Basten, volai giù per quattro file e persi una scarpa.

Ero in Fossa sotto la pioggia a Munchen nel 1990: Borgonovo ai supplementari.

Ero in Fossa a Vienna per il double di Coppa Campioni.

Ero in Fossa a Napoli il 21 ottobre 1990: eravamo in tantissimi contro tutti, polizia e napoletani, solo scontri per tutta la partita, non ricordo niente di giocato.

Ero in Fossa a Brugge l'8 novembre 1990: quando di fronte a noi Van Basten ruppe lo zigomo a Plovie, scoppiò il parapiglia con gli sbirri.

Ero in Fossa a Genova nell'aprile del 1991 in una netta sconfitta: mia madre mi vide in televisione mentre tiravo oggetti in campo.

Ero in Fossa il 28 maggio 1993 a Monaco: il boato dei marsigliesi non lo scorderò mai, non scorderò mai Jump dei Van Halen al triplice fischio finale, non scorderò mai il viaggio di ritorno fatto in treno, distesi per terra nel corridoio a fianco della toilette sporchi di piscio.

Ero in Fossa ad Atene il 18 maggio 1994, convinto di vedere una sconfitta ma non importava: voli di lacrime ad ogni gol, con i tifosi dell'Olympiakos sopra di noi a tifare solo contro il Panathinaikos.

Ero in Fossa nell'aprile 1995 a lanciare oggetti ai Boulogne Boys fuori da S. Siro, ero in Fossa a Parigi quindici giorni prima.

Ero in Fossa con lo spirito al maxi-schermo a Vienna nel maggio 1995, dopo non aver trovato i biglietti per la finale, non aver dormito per 50 ore, dopo essermi spintonato con olandesi.

Ero in Fossa il 28 novembre 1995 a Bologna in Coppa Italia, in occasione della rottura del gemellaggio.

Ero in Fossa il 28 aprile 1996: vittoria dello scudetto, Roberto Baggio strappa la bandierina del calcio d'angolo, si toglie la maglietta e la mette sulla bandierina.

Ero in Fossa nel novembre 1996 a petto nudo a Göteborg, con un vento gelido che tagliava la pelle.

Ero in Fossa il 26 gennaio 1997 a Verona: a fine partita dentro alla curva scontri con la polizia, amici mi vedono in televisione.

Ero in Fossa il 6 aprile 1997, sconfitti dalla Juve 1-6, ero in Fossa il 13 aprile 1997 sconfitti nel derby.

Ero in Fossa l'8 gennaio 1998 nella vittoria 5-0 in Coppa Italia sull'Inter, con Ganz come Buscetta in rossonero.

Ero in Fossa a Roma il 29 aprile 1998 nella finale di Coppa Italia sconfitti dalla Lazio, per tutti i 90 minuti lancio continuo di oggetti.

Ero in Fossa il 7 febbraio 1999: a Firenze su quel treno carico di lacrimogeni lanciati dalla polizia lungo il corridoio, chi prende prende, delinquente, donna o bambino è uguale.

Ero in Fossa il 3 aprile 1999 a Roma, quando in treno vidi uno che con indifferenza si lavava le mani nel bagno mentre un altro tipo era addormentato stonato con i pantaloni giù seduto sul cesso.

Ero in Fossa il 9 maggio 1999 a Torino, Weah e Boban corrono sotto la Curva a manina.

Ero in Fossa il 23 maggio 1999 a Perugia, vinto lo scudetto, persa la maglietta durante la carica della polizia all'ingresso.

Ero in Fossa il 15 settembre 1999 a Stamford Bridge: nel mare blu, una chiazza rossonera.

Ero in Fossa nel maggio del 2000 a Roma: come sempre un fitto lancio di oggetti.

Ero in Fossa altre centinaia e centinaia di volte...


CIAO PEDRO!
1968-2005 ULTRA' VECCHIA MANIERA


view post Posted: 23/10/2018, 17:55     +2Europa 2018-2019 - Scontri, Incidenti
CITAZIONE (sunday73 @ 23/10/2018, 11:57) 
i CSKA Mosca sono nel giro di gemellaggi del Partizan? (CSKA Sofia, Paok...ecc..)

Si.
Diciamo gemellaggio "culturale-religioso".

Cska Mosca-Partizan Belgrado- Paok Salonicco in contrapposizione alla “Fratellanza Ortossa” che unisce invece Stella Rossa, Spartak Mosca e Olympiacos Pireo.
view post Posted: 19/9/2018, 17:31     +7Stagione Italiana 2019-2020 - Scontri/incidenti Italia
Chiedo gentilmente agli amministratori-moderatori del forum di lasciarmi questo commento in questa sezione e di non spostarmelo. Grazie



19.09.2013 - 19.09.2018: PER NON DIMENTICARTI MAI!

Ora, magari voi non sapete di chi sto parlando e direte machissenefrega, ma se c’è un motivo per cui aveva un senso andare in curva, era proprio per gente come l’Orso.

Di cui non voglio stare qua a cantare gli elogi, seguendo la logica della retorica ultras per cui vivrai sempre nei nostri cuori.

Perché l’Orso ribaltava tutte le logiche dell’immagine stereotipata che si ha del curvaiolo medio.

Lui che era enorme, ma tutt’altro che orso, ma anzi, faceva ridere, con un’ironia perfida e senza limiti, con la sua erre moscia e l’aria annoiata, lui era sempre in prima fila in tutti i cortei in trasferta, con la faccia sorniona di chi va a fare una gita domenicale di quelle che alla fine freghi il cesto del picnic ai vicini, ci provi con le loro donne, vomiti nel cesto dei giochi dei bambini e alla fine ti risvegli sbronzo a dormire da qualche parte che non sai nemmeno tu.

L’Orso di cui si raccontano leggende, come quella – fantastica – di quando eravamo andati a Madrid a trovare degli amici del Frente Atletico e come prima cosa si è tolto la soddisfazione di cagare davanti al Bernabeu.

O quella volta di ritorno da Verona, credo dopo un’immonda sconfitta per 3 a 1, quando ci siamo svegliati in mezzo alla campagna veneta e l’Orso, anzi Lord Orso, si è messo a parlare con il Tigre come se fosse un nobile del 1700, invitando i villici del luogo a portare delle vivande.

E come questa, mille altre situazioni in cui ho ringraziato Iddio di essere da qualche parte dell’Italia o dell'Europa dietro ad uno striscione di cinque lettere (F-O-S-S-A) con il dito delle gente sempre puntato addosso invece che starmene a casa davanti alla tv o a fare la passeggiata mano nella mano con la fidanzata
...MA FIERO E ORGOGLIOSO DI ESSERE ULTRAS!

Perchè il bello di far parte della Fossa era anche per gente come te!

CIAO ORSO!

1968-2005 ULTRA' VECCHIA MANIERA

view post Posted: 12/6/2018, 20:08     +2Stagione Italiana 2017-2018 - Scontri/incidenti Italia
12.06.2013 - 12.06.2018

Vorrei ricordare un amico, un grande amico, che purtroppo un destino troppo "beffardo" l'ha portato via troppo presto...


Amico fraterno, omo d'onore e ultras de valore quanno che t'aricordo: "sento 'n petto ar sol levasse er core!"...Ciao Mauri'!

view post Posted: 4/11/2017, 18:56     +3Stagione Italiana 2017-2018 - Scontri/incidenti Italia
Chiedo gentilmente agli amministratori-moderatori del forum di lasciarmi questo commento in questa sezione e di non spostarmelo. Grazie


9 anni son passati...
GRANDE AMICO ETERNO LEONE

Ero in Fossa nel 1983: il primo derby che ho visto avevo quasi quindici anni, c'era una nebbia che non si vedeva niente, si vedevano solo Aldo Serena e Hansi Muller segnare e si sentiva il boato da quell'altra parte, si vedeva quello scandalo di Luther Blissett sbagliare un gol a porta vuota ma si cantava a squarciagola ed ero estasiato.

Ero in Fossa il 28 ottobre del 1984: quando Hateley sovrastò Collovati e segnò il 2-1, caddi per terra travolto.

Ero in Fossa il primo dicembre 1984 a Verona cantando "sta arrivando l'ispettooore.. l'ispettore cagacazzo", sotto una pioggia battente in una delle trasferte più pericolose, eravamo in tantissimi, non c'erano le scorte e chi c'era non poteva nascondersi dietro agli sbirri del cordone come succede adesso.

Ero in Fossa nell'aprile del 1986 quando dopo un rimpallo, Minaudo segnò nel derby: vidi distintamente nel marasma in mezzo alla loro curva uno che faceva il gesto classico di sfottimento, ripromettendomi da quel giorno di farlo anch'io dopo ogni gol in un derby, per fare vedere ad almeno uno di loro da quell'altra parte che godevo.

Ero in Fossa a Pistoia nel 1986 in campo neutro contro l'Empoli: in stazione venni fermato dalla Polizia perchè stavo scrivendo Fossa su un muro.

Ero in Fossa il 13 dicembre 1987 quando un petardo tramortì il portiere della Roma Tancredi e il Milan perse la partita a tavolino.

Ero in Fossa il 31 gennaio 1988 quando a Firenze, dalla Stazione Campo Marte, il corteo tirò dritto verso la Fiesole e scoppiò il putiferio con gli sbirri.

Ero in Fossa il 15 maggio 1988 a Como per la vittoria dello scudetto.

Ero in Fossa il 19 aprile 1989, 5-0 al Real Madrid e gli Ultras Sur assenti come sempre dopo i fatti dell'andata.

Ero in Fossa il 23 maggio 1989 a Barcellona, un piccolo puntino rosso nel mare del Gol Norte, sorvegliati e repressi dai fascisti della Guardia Civil: ero in naja e se mi beccavano a lanciare seggiolini ero fottuto sia di botte in Spagna, sia di diserzione in Italia.

Ero in Fossa nel novembre 1989, quando vidi sotto la Sud Zenga osservare con timore colpire il palo e insaccarsi un pallone calciato da Van Basten, volai giù per quattro file e persi una scarpa.

Ero in Fossa sotto la pioggia a Munchen nel 1990: Borgonovo ai supplementari.

Ero in Fossa a Vienna per il double di Coppa Campioni.

Ero in Fossa a Napoli il 21 ottobre 1990: eravamo in tantissimi contro tutti, sbirri e napoletani alleati, solo scontri per tutta la partita, non ricordo niente di giocato.

Ero in Fossa a Brugge l'8 novembre 1990: quando di fronte a noi Van Basten ruppe lo zigomo a Plovie, scoppiò il parapiglia con gli sbirri.

Ero in Fossa a Genova nell'aprile del 1991 in una netta sconfitta: mia madre mi vide in televisione mentre tiravo oggetti in campo.

Ero in Fossa il 28 maggio 1993 a Monaco: il boato dei marsigliesi non lo scorderò mai, non scorderò mai Jump dei Van Halen al triplice fischio finale, non scorderò mai il viaggio di ritorno fatto in treno, distesi per terra nel corridoio a fianco della toilette sporchi di piscio.

Ero in Fossa ad Atene il 18 maggio 1994, convinto di vedere una sconfitta ma non importava: voli di lacrime ad ogni gol, con i tifosi dell'Olympiakos sopra di noi a tifare solo contro il Panathinaikos.

Ero in Fossa nell'aprile 1995 a lanciare oggetti ai Boulogne Boys fuori da S. Siro, ero in Fossa a Parigi quindici giorni prima.

Ero in Fossa con lo spirito al maxi-schermo a Vienna nel maggio 1995, dopo non aver trovato i biglietti per la finale, non aver dormito per 50 ore, dopo essermi spintonato con olandesi.

Ero in Fossa il 28 novembre 1995 a Bologna in Coppa Italia, in occasione della rottura del gemellaggio.

Ero in Fossa il 28 aprile 1996: vittoria dello scudetto, Roberto Baggio strappa la bandierina del calcio d'angolo, si toglie la maglietta e la mette sulla bandierina.

Ero in Fossa nel novembre 1996 a petto nudo a Göteborg, con un vento gelido che tagliava la pelle.

Ero in Fossa il 26 gennaio 1997 a Verona: a fine partita dentro alla curva scontri con gli sbirri, amici mi vedono in televisione.

Ero in Fossa il 6 aprile 1997, sconfitti dalla Juve 1-6, ero in Fossa il 13 aprile 1997 sconfitti nel derby.

Ero in Fossa l'8 gennaio 1998 nella vittoria 5-0 in Coppa Italia sull'Inter, con Ganz come Buscetta in rossonero.

Ero in Fossa a Roma il 29 aprile 1998 nella finale di Coppa Italia sconfitti dalla Lazio, per tutti i 90 minuti lancio continuo di oggetti.

Ero in Fossa il 7 febbraio 1999: a Firenze su quel treno carico di lacrimogeni lanciati ad altezza uomo dagli sbirri lungo il corridoio, chi prende prende, delinquente, donna o bambino è uguale.

Ero in Fossa il 3 aprile 1999 a Roma, quando in treno vidi uno che con indifferenza si lavava le mani nel bagno mentre un altro tipo era addormentato stonato con i pantaloni giù seduto sul cesso.

Ero in Fossa il 9 maggio 1999 a Torino, Weah e Boban corrono sotto la Curva a manina.

Ero in Fossa il 23 maggio 1999 a Perugia, vinto lo scudetto, persa la maglietta durante la carica degli sbirri all'ingresso, famiglie massacrate alla fine, lacrimogeno sfiora la mia testa ed esplode nel muro di fronte a me, tre metri ed ero sfigurato. Altri ragazzi poi verranno sfigurati sul treno in stazione perchè si sporgevano dallo scompartimento.

Ero in Fossa il 15 settembre 1999 a Stamford Bridge: nel mare blu, una chiazza rossonera.

Ero in Fossa nel maggio del 2000 a Roma: come sempre un fitto lancio di oggetti.

Ero...

CIAO PEDRO! 1968-2005 Ultrà Vecchia Maniera

view post Posted: 18/9/2017, 22:12     +3Stagione Italiana 2017-2018 - Scontri/incidenti Italia
Chiedo gentilmente agli amministratori-moderatori del forum di lasciarmi questo commento in questa sezione e di non spostarmelo. Grazie



19.09.2013 - 19.09.2017: Per non dimenticarti mai!


Ti voglio ricordare così:

Ora, magari voi non sapete di chi sto parlando e direte machissenefrega, ma se c’è un motivo per cui aveva un senso andare in curva, era proprio per gente come l’Orso.

Di cui non voglio stare qua a cantare gli elogi, seguendo la logica della retorica ultras per cui vivrai sempre nei nostri cuori.

Perché l’Orso ribaltava tutte le logiche dell’immagine stereotipata che si ha del curvaiolo medio.

Lui che era enorme, ma tutt’altro che orso, ma anzi, faceva ridere, con un’ironia perfida e senza limiti, con la sua erre moscia e l’aria annoiata, lui era sempre in prima fila in tutti i cortei in trasferta, con la faccia sorniona di chi va a fare una gita domenicale di quelle che alla fine freghi il cesto del picnic ai vicini, ci provi con le loro donne, vomiti nel cesto dei giochi dei bambini e alla fine ti risvegli sbronzo a dormire da qualche parte che non sai nemmeno tu.

L’Orso di cui si raccontano leggende, che non so se siano vere o no e nemmeno me ne importa, come quella – fantastica – di quando era andato a Madrid a trovare degli amici dell’Atletico e come prima cosa si è tolto la soddisfazione di cagare davanti al Bernabeu.

Beh, io non lo so se sia un’invenzione, però mi ricordo di sicuro, quella volta di ritorno da Verona, credo dopo un’immonda sconfitta per 3 a 1, quando ci siamo svegliati in mezzo alla campagna veneta e l’Orso, anzi Lord Orso, si è messo a parlare con il Tigre come se fosse un nobile del 1700, invitando i villici del luogo a portare delle vivande.

E come questa, mille altre situazioni in cui ho ringraziato Iddio di essere da qualche parte d’Italia o d'Europa dietro ad uno striscione di cinque lettere (F-O-S-S-A) con il dito delle gente sempre puntato addosso invece che starmene a casa davanti alla tv o a fare la passeggiata mano nella mano con la fidanzata


...MA FIERO E ORGOGLIOSO DI ESSERE ULTRAS!


CIAO ORSO!

view post Posted: 3/7/2017, 18:14     +4Stagione Italiana 2015-2016 e 2016-2017 - Scontri/incidenti Italia
Scusate l'off-topic, ma mi sembrava il minimo...


Voglio ricordarti così:

Forse da Fantozzi e la sua sveglia mattutina, perfezionata al secondo nel corso degli anni (“Spazzolata, dentifricio mentolato su sapore caffè”). O forse no, dal "Lui mancia tutto!”, del crudele dottore che l’aveva messo a dieta (uno poppetto di Bavaria!) . E gli occhi del cane, Ivan il terribile che lo inseguivano.
Il varo della nave (vadi contessa, vadi!). La già citata partita di tennis. Lui venduto in tranci al mercato, un’improbabile sciata. L’accoppiamento con la signorina Silvani e le valanghe conseguenti. La telefonata con lo straccio sulla bocca (Fantozzi è lei?). La crocifissione in sala mensa. La sedia in pelle umana. La cena dal giapponese e il cane cucinato per sbaglio. Mariangela e la sua reticenza nel baciarla. (La mia babbuin… la mia bambina!). La corazzata Kotiomkin, la battuta di caccia, il casinò, il campeggio, le olimpiadi aziendali, la serata a puttane con Filini e Calboni, il rutto libero davanti alla partita. Il panettiere Abatantuono e quei vaghi indizi di tradimento: le rosette in ogni angolo della casa. La nuvola che lo seguiva.
Ho amato Pina e il suo “Ugo io ti stimo”. Perché Ugo e Pina erano feroci o infedeli nella quotidianità, ma poi, quando la vita li umiliava, si proteggevano a vicenda.
E ne potrei citare altre mille, di scene che ho amato.
Di sicuro, Fantozzi non è qualcosa che sopravviverà nel tempo. E’ qualcosa che vive, che è entrato nel linguaggio, che ha raccontato molto più di una categoria e di un’epoca. Ha raccontato noi tutti, con le nostre piccole meschinità quotidiane, col nostro servilismo, con la nostra incapacità di reagire alle piccole e grandi angherie della vita e quell’abitudine di farle scontare a chi ci ama.
Io nei momenti no , mi sono sempre sentito Fantozzi. Perché Fantozzi è onesto, vittima nella società e carnefice, nel suo piccolo, quando può.
Io vivo con la voce fuori campo dei film di Fantozzi che mi accompagna. Sempre. Che mi regala il senso del ridicolo, sempre.

E’ morto, Paolo Villaggio. Ma Fantozzi è vivo e vegeto. Del resto, lo diceva lui a Pina, mentre tornavano a casa in macchina con la scritta “Fantozzi è uno stronzo” che campeggiava il cielo, in “Fantozzi contro tutti”:
“Pina, loro non lo sanno, ma io sono indistruttibile e sai perchè? Perché sono il più grande perditore di tutti i tempi!.”.
Ecco. Però questa cosa che Paolo Villaggio è morto, scusate, ma “è una cagata pazzesca!”.


...ora insegna agli angeli a salire in sella "alla bersagliera"...Ciao Paolo!


view post Posted: 17/6/2017, 15:01     +2Stagione Italiana 2015-2016 e 2016-2017 - Scontri/incidenti Italia
Anche se non centra niente con questa sezione, in tempo di "vacanze", ben pochi ad oggi hanno ancora capito cosa significa indossare la MAGLIA...


"Il problema non è Donnarumma, il problema sei tu.
Tu, che eri al Camp Nou.
Tu, che piangevi al gol di Bolì a Monaco.
Tu, che hai dormito per terra in aeroporto a Londra, Madrid e Glasgow.
Tu, che ti ritrovi nel gelo di San Siro con altri tremila come te per la coppa Italia.
Tu, che hai visto Rivera passare la fascia a Franco Baresi.
Tu, che hai un solo Capitano.
Tu, che hai viaggiato due giorni per andare a Cagliari in nave.
Tu, che hai visto la Cavese, il Frosinone, l'Empoli uscire indenni da San Siro e nonostante questo hai continuato a tifare.
Tu, che hai visto, ed ancora non ci credi, cosa è successo ad Istanbul.
Tu, che piangevi quando Van Basten fece il suo ultimo giro di campo.
Tu, che sventoli la bandiera con il numero 6.
Tu, che guardi gli occhi di Sheva prima del rigore di Manchester.
Tu, che da bambino sognavi di essere un calciatore della squadra del tuo cuore.
Tu, che sei stato a Napoli per un solo quarto d'ora di partita.
Tu, che entri in San Siro al mattino, quando Milano dorme ancora, per le coreografie.
Tu, che quella maglia la baceresti ogni minuto.
Tu, che sogni che ci sia ancora chi dice" no, io resto qua! Questa è la squadra del mio cuore!"
Tu, che a diciotto anni hai cantato "you 'll never walk alone" prima di Milan-Real.
Tu, che ti eri aggrappato alle lunghe braccia di un giovanissimo portiere.
Tu, che sei un romantico e sogni solo grandi amori.
Tu, che hai sofferto per la partenza di Kakà.
Tu, che ti sei sentito tradito da Leonardo.
Tu, che non hai mai perdonato Collovati.
Tu, che ancora provi un brivido al gol di Hateley.
Tu, che tremavi senza Baresi e Billy ad Atene.
Tu, che non sapevi nemmeno che strada percorrere per arrivare a Crotone.
Tu, che aspettavi un altro calciatore che sognavi diventasse un'altra bandiera.
Tu, che quella maglia la baceresti anche ora, mentre leggi.
Tu, che torni da una trasferta e vai direttamente a lavorare, senza neppure toglierti la felpa.
Tu, che stasera sei deluso e non riesci ad ingollare il rospo.
Tu, che a certi gesti dai ancora peso e che per te non saranno mai banali.
Tu, che ti ostini a credere che anche per un professionista ci sia qualcosa che conta più dei soldi.
Tu, che non riesci a capire come si possa a 18 anni non scegliere i sogni di bambino avendone la possibilità di farlo.
Tu, che vivi ancora di illusioni quando la realtà è quella di "parare" i soldi e non il cuore dei tifosi.
Tu, che stasera stringi ancora più forte la tua bandiera rossonera.
Tu, che ci sarai sempre perché chi ha il Milan nel cuore non ha bisogno del procuratore.

Ti auguro di rimpiangerci, Gigio, di poter un giorno piangere davanti al Milan che vince.
Ma che siano lacrime di rabbia, non quelle felici di un tifoso rossonero, tanto te le potrai asciugare con tutti i soldi che guadagnerai giocando contro chi, per primo, ha creduto in te.
Ma il problema non è Donnarumma, il problema sei tu.

Ora come lo spiego a mio figlio che quel portiere con il 99 non c'è più a difendere quella porta? Il problema siamo noi caro Gigio..."


view post Posted: 20/5/2017, 20:53     +3Stagione Italiana 2015-2016 e 2016-2017 - Scontri/incidenti Italia
Anche se in ritardo, vorrei ricordare un amico, che 10 anni fà l'infamia ha portato via per sempre...


Potrei ricordarti all'infinito ma preferisco ricordarti con un paio di foto, di quella sera di fine estate ad Udine passata insieme tra amici, che valgono più di mille parole...

Ciao Michalis!





view post Posted: 25/3/2017, 19:00     +1Stagione Italiana 2015-2016 e 2016-2017 - Scontri/incidenti Italia
CITAZIONE (catanzaresee @ 25/3/2017, 17:19) 
amichevole sassari cagliari con pochissima polizia??????????

L'amichevole era tra il Cagliari e il Sorso (squadra che milita nella promozione sarda) e si è disputata a Sorso che dista pochi km da Sassari.
view post Posted: 11/2/2017, 18:47     +4Stagione Italiana 2015-2016 e 2016-2017 - Scontri/incidenti Italia
CITAZIONE (Bobby Sands @ 11/2/2017, 02:08) 
Acab milano grazie per ricordare Ornella... Ormai sei l'addetto ai necrologi ultras!

Figurati.
Nessun ringraziamento, ne tantomeno nessun "addetto" ai necrologi ultras!

Mi sembrava giusto specificarlo, perchè al giorno d'oggi tante persone utilizzano anche queste cose, come tante altre, solo ed esclusivamente per prendersi i "mi piace"!. Per me, vogliono essere un semplice omaggio, per ricordare delle persone con cui ho avuto modo di condividere un'amicizia. Tutto qui.
view post Posted: 10/2/2017, 19:35     +4Stagione Italiana 2015-2016 e 2016-2017 - Scontri/incidenti Italia
Qualche giorno fà, se ne è andata un'amica degli Sconvolts Pisa, portata via da un destino troppo infame e bastardo per una persona come lei.

Mi mancherà il tuo essere solare, sincero, stravagante e unico...Ciao Ornella!

view post Posted: 4/2/2017, 12:32     +3Stagione Italiana 2015-2016 e 2016-2017 - Scontri/incidenti Italia
04.02.2004 - 04.02.2017


Amico mio, anche quando stavi lottando fino all'ultimo contro un nemico troppo infame e bastardo c'è chi ha preferito fare finta di niente lasciandoti solo e dimenticandosi subito di te

...ma purtroppo per loro ad oggi siamo ancora in tanti che non si sono MAI dimenticati di te!...Ciao Valery!


view post Posted: 17/12/2016, 16:08     +1Comunicato A Sostegno di una Fede Catania - Rassegna stampa ultras
Sulla fronte dei miei amici
Su ogni mano che si tende
Scrivo il tuo nome
Sono nato per conoscerti
Per chiamarti
Libertà.


Il giorno che non avremmo mai voluto vivere è arrivato. È il giorno in cui scriviamo la parola fine.

A SOSTEGNO DI UNA FEDE è nata con un chiaro e preciso ideale ultras. Un'idea che non può più essere difesa e portata avanti. Oggi dovremmo piegarci per continuare a esistere, ma preferiamo rimanere fedeli a noi stessi e spezzarci all'apice della lotta. Una scelta ponderata e sofferta che ci è costata litigi, accesi dibattiti e persino lacrime.
Il nostro è stato un percorso glorioso, durato oltre vent'anni, che termina oggi con un'ultima dura e determinata presa di posizione. Ancora una volta siamo noi a sbattere i pugni, a non dichiarare la resa, a gridare il nostro NO alla tessera, il nostro NO dinnanzi all'agonia del calcio, quello vero. Perché tramite questa scelta dolorosissima, ancora una volta, gridiamo il rifiuto categorico al calcio moderno, alla mercificazione dell'idea romantica di curva, aggregazione e passione intorno al pallone. Il nostro passato ci impone di non rimanere immobili nell'indifferenza e nell'apatia. Sarebbe il tradimento assoluto di ogni nostra lacrima versata, di ogni cazzotto preso, di ogni nostro istante sottratto alla famiglia, di ogni grande sacrificio speso per i nostri colori, per la nostra città e per il nostro ideale. Non possiamo e non vogliamo piegarci al compromesso e adattarci all'apparenza. Lo abbiamo dimostrato a Catania ed in giro per lo Stivale, pur non tesserandoci. Oggi, però, è giunto il momento di fare un passo indietro pur di salvare tutto ciò che di grande abbiamo costruito. Siamo abituati a lottare con lealtà e davanti a certi metodi abbiamo il dovere di non abbassare il nostro livello, il nostro stile, la nostra etica. Non meritiamo questa inutile repressione, questi controlli, questi divieti, questa demonizzazione, queste strumentalizzazioni, questo isolamento. Continue ed estenuanti battaglie per un megafono in curva, per uno striscione commemorativo o di contestazione, per un corteo pacifico. Siamo insomma esausti dei soprusi e delle angherie di chi approfitta del nostro credo, della nostra fede e della nostra coerenza. Dovendo scegliere tra la sopravvivenza e una fine gloriosa, non abbiamo dubbi. Noi scendiamo da questo treno. Non lo merita ogni singola nostra azione, non lo merita il nostro caro Fabrizio. Non ci sono più le condizioni per essere noi stessi, per continuare a militare come noi siamo abituati a fare. Noi non pisciamo sul nostro onore e sul nostro passato. Non abbassiamo il nostro vessillo, piuttosto lo togliamo dalla mercé di sciacalli, servi, papponi, schiavi dell'apparenza e miserabili. Nel grande business del calcio, noi non siamo in vendita. Preferiamo togliere il disturbo senza però incrociare le braccia. Senza darla vinta a chi vive di riflessi altrui. Eravamo e restiamo avanguardia e prima linea. ERAVAMO E RESTIAMO ESEMPIO. Ringraziamo tutti coloro che ci sono stati vicini, coloro che ci hanno seguiti, coloro che con lealtà ci hanno affrontato, coloro che con odio e invidia ci hanno fatto crescere.
A SOSTEGNO DI UNA FEDE finisce la propria lunga, bellissima corsa; la nostra banda di fratelli, invece, quella resterà per sempre.
185 replies since 7/3/2008