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Aldilà di tutti le sacrosante considerazioni fatte da voi e che condivido, oltre al ragionamento da "gruppo", che per il rischio di diffide pesanti e in gran numero potrebbe far esitare nel compiere o meno qualche azione, c'è anche da considerare il ragionamento "individuale"..

qui pronti via parti da 5 anni di Daspo, passando per 8 o addirittura 10 in caso di recidiva. 10 anni sono un'enormità. Ammesso di averne ancora voglia, quando rientri sei praticamente tagliato fuori da tutto. E se per caso quando rientrerai riuscirai a trovare ancora il tuo giro di amici, saprai benissimo che in caso di altre diffide la mano sarà ancora più pesante.

Nessuno contesta il blitz in sé.

Ma se si va assaltare un bar ritrovo degli ultras scalgeri mentre gli stessi si trovano a Cagliari, cazzo volete? Lodi sperticate?

Era pronto un altro trappolone in un periodo già complicato dopo le diffide post scudetto?

ossignore, probabilmente mi esprimo in ostrogoto.

ciò che volevo osservare è che oggi (inteso come "in questo momento storico," non come 20 luglio 2016) nella maggioranza delle curve vige un'ambiente di merda dove tanti si guardano in cagnesco, persino il ragazzino che nel giro di un anno si è guadagnato la transenna. Soprattutto nelle partite in casa, non vedo più tutto sto divertimento e voglia di cantare e fare festa.

Senza prendere ad esempio modelli esteri e mode passeggere, il problema è che in Italia negli ultimi 10 anni c'è stata una specie di "svolta" ideologica che ha portato la stragrande maggioranza delle curve a dar più importanza allo scontro che a tutto il resto, quando in realtà l'ultras è nato per tifare, sostenere e seguire la propria squadra; lo scontro era una conseguenza, non la cosa primaria.

A mio parere questa situazione, unita alla voglia di apparire e rivendicare la propria esistenza all'italietta ultras e alla repressione crescente, ha contribuito ad allontanare gente dalle curve, dove il clima dall'essere festoso e spensierato si è via via intesito e imbruttito, si vedano a proposito le scissioni e gli scontri all'interno della stessa tifoseria che in 10 anni si sono decuplicati ed estesi anche alle tifoserie di 10 persone.

magari ero ubriaco io, ma dalla tv mi è parso di sentire un buon tifo sabato.

il milanismo per come l'ho conosciuto purtroppo è morto e sepolto. in internet leggo alcuni commenti deliranti e vomitevoli.

la coppa italia non ha più appeal da anni, ma hanno fatto di tutto per ridicolizzarla e svilirla con delle formule indegne. mi raccontano spesso della coppa italia di una volta che faceva quasi 50mila spettatori a S.Siro, e pochi di meno in agosto.

vogliono imitare (a parole) l'inghilterra? comincino a prendere esempio dall'FA cup.

Infatti è una cosa da criticare e che ho sempre criticato. E' vero che a Berlusconi ogni milanista dev'essere grato, ma l'AC Milan esiste dal 1899, non dal 1986.

io ne vado orgoglioso, a differenza di tanti milanisti che brucerei e che si dimenticano che il Milan è nato prima di Berlusconi (che peraltro ricoprono di insulti oggi.. dopo 30 anni di orgasmi).

fosse rimasto il serbo ce la saremmo giocata, con brocchi, meh. siamo riusciti a peggiorare da ogni punto di vista, tranne l'inutilissimo possesso palla.

dimentichi questo



buon anniversario!

lunedì prevedo un gran battere di tastiere.

Edited by Ink - 28/4/2016, 10:34

la cosa aberrante è che si fanno striscioni di solidarietà (o anche semplicemente DELIRANTI) non più allo stadio, nel contesto ideale dunque (e dove tutti gli interessati lo possono vedere)... ma in giro per la città di notte, a portata di MACCHINA FOTOGRAFICA, solo per mettersi in mostra e rivendicare la propria esistenza all'italietta ultras, ad uso e consumo esclusivo della massa di perdibava rancorosi che infesta facebook e altri spazi online.

tanti auguri patsy

mi sono unito alla colletta del forum, ti abbiamo spedito una gallina vergine come regalo di compleanno

Qualcuno a Milano un paio d'anni fa è stato fermato e denunciato per "camminata furtiva".