CITAZIONE (U.M.05 @ 23/5/2019, 10:48)
CITAZIONE (vaderetro @ 23/5/2019, 10:21)
La cosa più innervosente di questa storia in realtà è che di questo striscione che io definirei unico per infamia e mancanza di rispetto, nessuno ne parla, menchemeno tutti quei giornalisti piagnoni partenopei che si strappano la camicia e rovesciano valanghe di merda contro chi osa cantare “ non non siamo napoletani “ o per quattro buh a quel provocatore milionario di koulibally,con interrogazioni parlamentari , settimane di articoli e servizi..
Misteriosamente per ste merde le faccende partenopee che puzzano o finiscono nell oblio o nella “gogliardia partenopea”
Io insieme a milioni di altri italiani vi schifo
Dici? Ma quando mai una volta erano murales inventati ora fanno gli adesivi, si sono evoluti stanno quasi raggiungendo l' uomo sapiens.......
(IMG:
http://i68.tinypic.com/29eg9c0.jpg)
Ma non può essere Napoli, dai
Una riflessione breve.
Al netto dello schifo dello striscione in sé, per quanto mi riguarda. Il format è insito nella storia umana: bisogna vendersi bene, soprattutto se sei un gruppo, un popolo un partito che ha bisogno di forza per mantenere il potere o la posizione. La Storia è piena di queste autoaffermazioni (che passano tramite autcelebrazione e mistificazione della realtà).
La curva A non mi sembra molto florida: gruppi si sono spostati in curva B, le presenze in curva parlano chiaro della situazione. Un evento come il 26 dicembre deve essere per forza fatto passare come "vittoria", altrimenti i chiude baracca e burattini. C'è bisogno di creare una mitologia positiva.
La cosa NON GIUSTIFICA assolutamente lo striscione né l'adesivo né i comportamenti.
Ma è, a mio vedere, una chiara presa di posizione da parte di chi comanda. A parte i tastieristi iscrittisi ad hoc per difenderlo, tutti i napoletani che hanno scritto non hanno espresso favore nei confronti dello striscione, e gli utenti storici di Napoli non hanno detto nulla.
Il problema dove sta, se vogliamo? Il fatto che si sta andando ben oltre le logiche ultras. In culo la mentalità, in culo "essere ultras esserlo nella mente", in culo la squadra. Qui è una guerra e tutto è lecito. Andiamo (anzi, forse torniamo) verso un desiderio di supremazia totale, che esula dalle logiche di stadio.
Oh, sia chiaro, io non approvo neanche l'assalto all'arma bianca tipico di interisti e varesini. Ma nessuno ha fatto striscioni dicendo "siamo andati a mani nude".
Mi rendo conto di partire da un modello troppo idealistico dell'essere ultras e, probabilmente, l'aver fatto parte di una realtà provinciale non mi ha mai fatto venire a contatto con certe logiche.
Chiedo scusa ai moderatori, ho iniziato a scrivere prima del post di papubi. Spostate pure.
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