parole in libertà, scusate le molestie, ma la posia è la poesia

lo zoppo che contaminava con cattive abitudini
il principe feticista e le scarpette altrui
i filistei si toccarono i coglioni dopo la morte di Sansone
il sultano etilista e la sua botte ricolma di mogli ubriache
le piume poliedriche dell'uccello di Murano
il piromane che accende fuochi di paglia
detrattori di pannocchie vangano nel torbido
le sforbiciate dei centravanti calvi
i contabili dell'oste
mascelle al guinzaglio a causa di canini irrequieti
l'augelletta caduta della Signora Longari
insonnia ad Aprile
le depravate carezze di Papa Giovanni XXIII
la sfinge a muso duro sulla via di Tebe
palmolive alla lavanda per le mani di Pilato
il dalmata sospettoso con la pulce nell'orecchio
fantasticherie di chimere negli utopici miraggi
gli assordanti silenzi nelle solitudini della massa
rupestri lavagne magnetiche per primordiali progressisti
l'uomo è cacciatore ma alla donna ci piace il pesce
fracasso di saracinesche tra le tende tìpi
le immotivate violenze sul cane che pisola nell'aia
i segnali di fumo dei nativi americani e l'impossibilità di fare il tasto cancelletto
l'oltretomba non ha prodotto slalomisti
l'inganno del faro con le lucciole
le mucche e loro indigeste pazzie alla fine degli anni ottanta
l'imbarazzato geco s'arrampica sugli specchi
il mancato sfruttamento delle lane ombelicali
la sarta che partorisce figli con la camicia
è febbraio: l'incongrua intermittenza natalizia dei semafori notturni
le spossanti allucinazioni dell'acido... lattico
la truffa dei giganteschi bonsai
altarini raffreddati
cappella allo xilitolo mentolato dopo la pompa di Belen Rodriguez
l'odiata freschezza del taglio cesareo
l'appetito molestato dagli stuzzichini
qualificare il vino pane e appellare il pane vino giusto per farli incazzare
radici psicosomatiche sotto la corteccia cerebrale
tartar non cuoce
l'interezza di Aristotele nella metàfisica
adolescente imprinting da squirting
dopo aver dato un colpo al cerchio prese le botte
precari postodiosi
rompere gli indugi per tenersi i cocci
l'agenzia delle entrate l'infila sotto la coda
in corsia deviati pappagalli s'abbeverano d'urina
l'emorragia causata dai tagli alla sanità
debutti riciclati
il cane da aghi si perde nel pagliaio
le saldature in offerta
la mutevole mimica della sirenetta di Copenaghen
l'ottimo sangue menzoniero
l'irrazionale vivacità dei pesci sodomiti sulle rive del Mar Morto
le vacanziere allodole villeggiano spensierate nella casa degli specchi
pendii di barriera corallina con ippocampi a rotazione
Ciccio ciuccia il caciucco con ciccioli e ceci ceceni
l'otite del mercante
il fumo dell'arrosto che sta sul cazzo anche ai tabagisti
il boia che da troppo spago
l'irrequieto fachiro sta sulle spine
il tamburo che pesta le dolenti note
ossessionato dal pelo lo cercavo in ogni uovo
il panettiere riprendeva il pane e porgeva focacce
vendesi armadio Ikea con scheletro annesso

raspadura sul tavolo chinotti al bancone... bello sto locale
giardino: bau bau bau bau bau, cai cai cai cai cai, bau bau bau bau, cai cai cai, non facciamola lunga disse il cocker al carlino
sorgente sana dalla tana della donna nana
Pablo Neruda fatti i cazzi tuoi ! mollami !
la vipera e i suoi parenti serpenti
le allegre risate dell'enoteca
i carbonari bisbigli della biblioteca
le bronze abbandonate nel frastuono della discoteca
uomini a dondolo per giovani puledri
donne a pecora per giovani torelli
pecore a cane per giovani sardi
lavori a cazzo di cane per giovani apprendisti
dove cazzo sono i coperchi del diavolo ?
il brodo di dado spanato
la vite autofilettante e l'uva da tavolo da lavoro
donne del paese limitrofo a quello del bue
panchine al parco, vuote come materassi senza corpi
non ci sono più i futuri di una volta
scamosciamenti adolescenziali per maturi asociali
sono un tipo griffato, anche le borse sotto agli occhi sono di Louis Vuitton
mi sarebbe piaciuto guardarti la lumaca
achtung ! achtung ! achtung ! in corsia 4 il Dottor Mengele abbiamo un altro infedele !
gli strazianti pianti della mamma coccodrilla
i precisi innesti del caymano
la rilassatezza del drago di kòmodo
Marò detenuti dagli indiani, scende il consumo di riso basmati
com’è bello innamorarsi da scalzi
la luna cala… tossicodipendenze dello spazio
motivazioni: se fa altri 100 punti fragola la nominiamo imperatore della corsia surgelati
la CGL si schiera con i portaombrelli, sciopero ad oltranza, umidità pericolose sui pianerottoli
Monti tassa le evaporazioni assistite
com’è strano… mi facevano un romantico a Milano
il disagio greve che si scarica nel correre sotto la neve
che pathos ! sembra una partita d’altri tempi ! ci vorrebbe una radiocronaca in latino
delfino goloso, pesce sega permaloso
seee mmmpff leccami la panna sul mio seno ! naaaa …c’hai mica un kinder bueno ?
cupidigia da barba grigia
riflessioni di una sputacchiera
su rai4 nervi tesi, vernissage di film danesi
corso Como e i suoi locali con lo spaccio di erezioni officinali
ebbro dal culo glabro
l’azzurrino gesso a macchie di leopardo, sul verde panno del tavolo da biliardo
all’eunuco monco nella mecca manca minchia
le fragorose tigri del bengala
Pablo Neruda fatti i cazzi tuoi ! te l’ho già detto !
gli entusiasmi difettosi da giovani tifosi
la prelibatezza del miele delle api morte
il vero varo dell’avaro
l’infettività dell’egoismo
più non bara il baro nella bara
il cavallo è morto nonostante fosse cresciuta l’erba
nella manifestazione di forza nuova il fascio si è fatto di ogni erba
il Re si è incazzato con il fascio perché si è fumato la sua erba
l’erba cattiva cresce sempre e non se la crema nessuno
ognuno pensa per se e Dio fa i rutti
il mio cuore con la lebbra senza le sue labbra
offerta di uomo a tranci privo di esigenza di slanci
pan di stelle sulla via lattea
lo sgarro dello sgherro si risolve col ferro
rimmel sul ciglio della strada
fave fresche in insalata, pedofilia culinaria
ho abusato delle mie lacrime
non si scherza col cuoco
la mosca nel silenzio, volava giusto per rompere i coglioni
ho messo i miei odori in ordine cronologico
i gusti son gusti ma la merda non è buona

Koala alla stazione di Brescia
non ho fatto bum bum sul pavimento
crisi da spaccio
tremori freddi per cuori caldi
mi tiro i peli del naso perché mi piace lacrimare
il bagliore nella rissa
diafana cera per la bella cameriera
il veleno masticabile del silenzio
ti pomperei da schienata
cardamomo nauseante nelle giornate soleggiate
sulla pelle bianca, nei disposti a forma di illusione
la ruvidità della trasparenza
pelo di figa in fattoria, disoccupazione per buoi e carro
al bar…infarti da sciamano nei mercoledì degli anni bisestili
contorsionismi da panchine in pietra
nelle tempie ribalzanti pugni d’addio
donne senza coda prendono le carrozze di testa
solidità da telefono portatile equivocata in inturgidimento pelvico
false paternali per uomini tutti uguali
i tendini del polso idonei per pippare
gomme alla nicotina sputate nell’erba
la befana vien di notte col mercedes cabinato
anche il migliore si sbaglia, e si trova a sudare nella banca d’Italia
suore casual con tonaca fred perry
acque toniche dal kebabbaro
gita sul fiume con Caronte
se dormo di notte sul divano, alla mattina cago da soprano
infermieri alla mano nel Beneventano
mansarde sotterranee
volevo un piattino dietetico ma ho preso mortadella senape e peperoni, RUSTICO LIFE STYLE
ginocchia sui ceci per ciucciare una fava
le immense capacità di mimetizzazione degli ausiliari del traffico
il liquido corrotto del capezzolo timido
le stridenti urla degli ausiliari del traffico quando escono dalla modalità mimetizzazione
Pino e il suo salame felino nella bresaola di Paola
la basilica e la sua facciata di bronzo
licenza di indecenza per Sua Eccellenza
piccioni sui cornicioni della chiesa, cagano sopra a baci profondi
la volpe sobria che non arriva all’uva
le lingue malvagie mi mettono a mio agio
il cane pacifico non mena la coda
lei con sei maglie si vestiva a cipolla, lui con due sembrava un finocchio
nel sole del mattino calmo il tuo culo nel mio palmo

la canicola del solleone e la gatticola della lunapesci
l'inezia dell'astuzia
la gatta rugge: in amore vince chi fugge
pensi, tanto da perdere i sensi, cadendo in immensi sogni intensi
il dente dondola, come sulla laguna la gondola
coleroso presuntuoso
ed infine covo le spine del rovo
la calma piatta dell'uomo spigoloso
colmare la lacuna con la vacanza in laguna
oh Romeo, perchè sei tu Romeo, quando invece aspettavo Costantino con il pareo (lele mora)
non ci sono più le quattro stagioni...è un tempo mari e monti
il sabato idratato dal salame al cioccolato
tra i traminer riposa, il piattino di salsa rosa
sonate stonate in bocche disonate
risate e grandi abbracci, dopo il loro tesi bracci

cordialità da programmazione per una conciliante condivisione
spinterogeno a lutto dopo la morte della batteria
il buio dell’uovo di mucca
spaventoso assassinio legamentoso
s’odono dall’etere i simpatici rutti pancreatici
le luminescenti felicità permeate da ombre
travagli da guinzagli
le mutande portapacchi
supporter colposo di tessera del tifoso
fraintendimenti assenti per i nuovi abbonamenti… TUTTI PRESENTI !
braccia su all’unanimità, quanto mi pesa sta roba qua
zona di volo vietata se si gioca col granata
la danza dello sciurus
ho perso la targa della presuntuosità
AAA cercasi pennello per stendere il tempo
già mi mancano le zanzare
“che lavoro di merda” disse il toro di Pamplona
“lo dici a me ?” disse il gatto di Vicenza
gli abitanti del Siam non sono tutti uguali
pensare per scrivere è come scrivere per non pensare
tutte le mattine, c’è un tizio che si fa la barba nel mio specchio
la coerenza è più rara delle cabine telefoniche

pensavo ti piacesse gl abitantii del siam non sono tutti uguali

il buio dell'uovo di mucca non lo capirà mai nessuno

a te pensavo piacesse

il sabato idratato dal salame al cioccolato

io i peperoni