Monitoraggio Tessera del Tifoso

magari non sarò libero,come intendi te,sicuramente coerente con la mia coscienza.
parli dei bergamaschi che salgono sul pulpito ma poi con questo tuo "sermone" cosa stai facendo,pare più che devi convincere te stesso che altri,in ogni caso non me.

in effetti e' proprio cosi...il punto e' che qualcuno l'ha capito subito..qualcuno con il passare del tempo e dopo aver compreso di non poter cambiare il mondo e altri che si autoconfinano nelle riserve come gli indiani d'America

scrivi che si è liberi di esprimere la propria opinione,cosa che con quella battuta ho fatto,ma poi se qualcuno la pensa diversamente da te non mi pare che la prendi molto bene.
forse sei uno di quelli che agli inizi ce l'aveva pure con chi faceva la tessera,sbaglio?
sono entrato in questo mondo ormai nel lontano 84 e di acqua sotto ai ponti dal sapor di merda nè ho vista e mangiata parecchia. sono talmente coerente che non rimpiango nulla ma sufficientemente consapevole che ogni causa ha un effetto.
la causa siamo stati noi e i tanti,troppi eccessi e gli effetti sono state le continue e sempre più assurde limitazioni e repressioni di uno stato che non ha mai saputo,in ogni ambito,trovare valide soluzioni se non quelle di limitare,impedire,vietare.
di per se non ho rimpianti,rifarei tutto,forse,non è un rimpianto ma un dispiacere quello di aver lasciato a chi è venuto dopo uno schifo del genere.
ammiro e rispetto chi ancora ci crede,nonostante tutto,all'epoca era difficile per una serie di motivi,oggi per altri. quindi non sto qua a dire meglio o peggio,trenta e più anni sono tanti e di cose società compresa nè sono cambiate molte.
mi sono fatto andare bene molte cose,ma a tutto c'è un limite,almeno secondo me. parli giustamente di baraccone,e altrettanto giustamente che andrà avanti anche senza di me e ci mancherebbe,ma pure io vado avanti senza "loro",perchè comunque questo è lontano anni luce da quello che intendevo io per calcio,per curve,per come vedevo e vivevo questo mondo.
sono superato,certo,probabilmente lo sono.
ma sono e resterò sempre ultras dentro di me,questo non me lo possono togliere.
e comunque quando dicevo della merda,intendevo i biglietti nominali,le limitazioni a striscioni,tamburi e tutto ciò che serviva per fare tifo,perchè non è che ultras sia solo violenza,scontri e diffide,lo scontro è una parte che diventa conseguenza,che ci sta,fino anche ad andare senza tessera in giro,dove si poteva si entrava,se no amen ed è costato e molto anche,perchè sentivo scivolare sempre più nel cesso tutto quello che prima mi dava gioia,allegria,fratellanza,adrenalina...
il fatto della tessera,di per se non è un problema,è il metodo che proprio non rientra nel mio modo di essere,quella discriminazione con l'articolo 9,il fatto di dover chiedere il permesso per andare a vedere una partita,il fatto come sta capitando a roma e non solo,di prendere una multa se non sto al mio posto e te mi dici che è solo la questione di una tessera e poi,quante volte è già capitato che pur avendo sta tessera la partita la vietino ugualmente,quindi,va bene anche questo,va bene tutto,il carrozzone va avanti,certo,va avanti.
sai,rivedo vecchi video,quando il pubblico era la parte importante per i bilanci di una società e molte volte sento di presidenti che difendevano i loro tifosi,li elogiavano,oggi se potessero metterebbero veramente sagome di cartone...aspetta,fatto anche questa e chissà se avevano la tessera pure quei cartoni...
è dura e quasi improponibile combattere una guerra persa già in partenza,dove noi si ha degli stuzzicadenti come armi e loro i missili e dove se per caso metti a segno un punto per sbaglio,ti ricambiano le regole subito dopo,perchè devono comunque vincere sempre loro.
ora dico un'utopia,sai come si sconfigge,non abbonandosi più alle televisioni a pagamento,la cosa "comica" è che se veramente capitasse,in un anno vedi che levano via tutte queste limitazioni,vedi che il pubblico torna ad essere la prima fonte di entrata,certo,dicevo,utopia,perchè l'abbonamento lo fanno anche chi delle curve non importa nulla e magari manco è andato mai dentro in uno stadio,ma tant'è sono un nostalgico sognatore un vecchio visionario del cazzo!
saluti a te

ciao Ultras1970, mi piace molto il tuo scritto che è esaustivo sul variegato approccio dell'essere ultras.
Approccio che presumo condividerai con me, varia da individuo a individuo oggi, così come 30anni fa.
Non esisteva un vademecum prima così come nessuno può imporre una tecnica o un atteggiamento pre-confezionato nel nostro attuale.
Chiunque vada ad erigersi portatore sano di mentalità, cade in errore, perché il "tifo" dovrebbe (condizionale) vivere della sua spontaneità, dal latino sù spònte, ablativo dell'inusitato spònts, volontà, IMPULSO.
Qualsiasi impulso se viene in qualche modo idealizzato o recintato o circoscritto o etichettato, già non è più un impulso, qualsiasi eh.
Quindi ti chiedo, visto che siamo coetanei, quando era appunto il pubblico pagante il maggior introito di una società calcistica, forse il tifo organizzato era immune da interessi personali?
Interessi che di conseguenza potevano spostare le dinamiche decisionali delle società stesse.
Perché quest'ultime, (che ricordiamoci son lì per lucrare) avrebbero dovuto continuare a concedere alle curve potere decisionale?
Potere decisionale spesso ottenuto con ricatti della peggior specie, con quegli eccessi che tu hai citato, con quell'egoismo di volersi prendere anche ciò che non spettava, in definitiva, quell'egocentrismo di fare il cazzo che ci è sempre passato nel cervello convinti di essere al centro del progetto calcio, convinti che siamo solo noi la cosa bella del pallone e tutto quello che ci confina, (a partire dalla tribuna) è merda.
Siamo la causa di noi stessi, e non c'è piazza o curva che possa erigersi a Gesù nel tempio