VIVERE ULTRAS forum: I colori ci dividono, la mentalità ci unisce! (dal 23/01/04)

LEZIONI DI MILANESE

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chiiii?
view post Posted on 17/1/2011, 15:33     +1   -1




CITAZIONE (jober @ 17/1/2011, 15:26) 
esticazzi?

volevo dire triste ma vero.

la questione dei milanesi come i panda, intendo.
 
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jober
view post Posted on 17/1/2011, 15:43     +1   -1




si si juventus club urbano el cairo, ieri avete piu culo che anima.
ma come fai a tenere la juventus me-ce lo spieghi in poche parole?
no perche qui mi sembra che siate tutti amici, ma la storia della vera mentalita ultras.. al quale fa riferimento sto forum è che ci si dovrebbe odiare n'attimino di piu.
te mi odi?
ah, io son dell inter.
 
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chiiii?
view post Posted on 17/1/2011, 15:52     +1   -1




CITAZIONE (jober @ 17/1/2011, 15:43) 
si si juventus club urbano el cairo, ieri avete piu culo che anima.
ma come fai a tenere la juventus me-ce lo spieghi in poche parole?
no perche qui mi sembra che siate tutti amici, ma la storia della vera mentalita ultras.. al quale fa riferimento sto forum è che ci si dovrebbe odiare n'attimino di piu.
te mi odi?
ah, io son dell inter.

l'ho già spiegato più volte. mio nonno lavorava a Torino spesso. c'era Sivori...e vabbeh...il resto lo immagini.

e pur essendo cresciuto in via Zenale*, quindi essendo più milanese per esempio di te, ho sempre tifato Juve. e no, gli interisti non son una tifoseria che odio, per odiare qualcuno mi deve succedere qualcosa personalmente. e con voi il rischio più grosso che è corso è un pò di acqua sporca della banda ba-gay.. odio più i vostri cugini che non si lavano, per dire. e cmq, son molto contento della mia scelta a livello ultras.

ho soddisfatto le tue curiosità?

* ora arriverà qualcuno dei poveri ungheniere con la storia che son di cinisello balsamo, che ho la felpa rossa e bla bla bla. tu fai finta di crederci. non vorrei ci rimanessero male.

ciao. ah, bel topic.

non so quanti dei tuoi lo capiranno, ma bel topic.
 
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view post Posted on 17/1/2011, 16:13     +1   -1
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mi piace questa cosa dei milanesi che si lamentano tutti manco fossero come il povero tizio della canzone, delle mosche bianche....
va a sapere perchè, tutti quelli che abitano a milano si definiscono "milanesi veri", quelli che abitano nell'hinterland uguale. vabbeh. io pure sono nato e cresciuto a pavia, mi sento pavese, eppure mia mamma è della val tidone (pc) e mio padre di verrua po (pv).
mi piacerebbe capire come si fa ad essere un vero milanese, secondo i "veri milanesi": madre e padre milanesi bastano? o devono esserlo anche i nonni? bisogna vivere a milano o si può aver abbandonato la città per andare a vivere le ridenti località dell'hinterland, da baranzate fino a motta visconti?

no perchè qua tutti si lamentano ma poi fanno meno di zero per preservare le tradizioni: vanno a farsi tagliare i capelli (e massaggiare il cazzo) dai cinesi, vanno al mac donald o al kebabbaro, invece di andare dal prestinè vanno al centro commerciale, invece di andare nei cinema in centro (almeno quando c'erano) vanno in bicocca o al fiordaliso, invece di tenere la fabrichéta in periferia delocalizzano in india...

boh, secondo me se non ci sono più milanesi, un po' della colpa sarà dei milanesi, o no?


p.s.: il vostro presidente della provincia (che si chiama podestà, milanese doc minchia) abita a 50 metri da casa mia, in pieno centro a pavia...
 
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jober
view post Posted on 17/1/2011, 16:28     +1   -1




nn ti sconfortare se sei di cinisello.
piuttosto pensa a tuo nonno che lavorando a torino ha semplicemente preferito di quei tempi, fare la cosa piu semplice.
a torino, da sempre, c'è solo il TORO.


nn si puo DIVENTARE vero milanese.
rassegnati.
 
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chiiii?
view post Posted on 17/1/2011, 18:30     +1   -1




CITAZIONE (jober @ 17/1/2011, 16:28) 
nn ti sconfortare se sei di cinisello.
piuttosto pensa a tuo nonno che lavorando a torino ha semplicemente preferito di quei tempi, fare la cosa piu semplice.
a torino, da sempre, c'è solo il TORO.


nn si puo DIVENTARE vero milanese.
rassegnati.

non hai capito un cazzo.

non sono di cinisello. e, pensa te, son più milanese di te. hai presente via zenale o ti serve il tom-tom? ecco. non te la prendere se abiti e sei cresciuti in periferia, circondato dagli esposito, che peraltro hanno un accento sinistramente simile a quello del compianto peppiniello prisco, e dai pablo, che peraltro hanno un accento sinistramente simile a quello del vostro capitano, che peraltro ha un accento sinistramente simile a quello che mi porta la pizza in ufficio.

e cmq...mio nonno abitava a milano, era milanese, e lo stesso mio padre. ah. io c'ho abitato per pchi anni, perchè mio padre ha fatto altre scelte di vita e ha optato per fuori milano (non cinisello, dove credo di nn essere mai stato, peraltro :D )e visto che sei in vena di cazzate, negli anni 60 non è che tra toro e Juve ci fosse sta gran differenza....non era poi passato così tanto tempo dagli echi dei contrabbandieri di sigarette meglio noto come il grande torino.

ma voglio dire, siete riusciti a far passare uno il cui padre era nato a Torre Annuziata come milanese doc, puoi anche far passare me come terone di cinisello balsamo. la verità però, è ben altra, caro.capisco che ti dia noia che un gobbo sia più milanese di te, ma ci devi fare il callo, alle volte (è raro) ma succede.

cmq, ribadisco, bel topic, davvero. e complimenti per come scrivi, anche se insomma...sto welsh alla lunga annoia, non pensi?
 
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Siculadentro
view post Posted on 17/1/2011, 18:34     +1   -1




CITAZIONE (jober @ 17/1/2011, 15:43) 
si si juventus club urbano el cairo, ieri avete piu culo che anima.
ma come fai a tenere la juventus me-ce lo spieghi in poche parole?
no perche qui mi sembra che siate tutti amici, ma la storia della vera mentalita ultras.. al quale fa riferimento sto forum è che ci si dovrebbe odiare n'attimino di piu.
te mi odi?
ah, io son dell inter.

finalmente cazzo....e basta co sto peace and love :lol:
 
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assenza
view post Posted on 18/1/2011, 09:36     +1   -1




D'inverna cunt el fregg, quatass l'e' un bisogn d'estaa cunt el cald, se quaten duma i vergogn
quatass, desquatass, to via o mett i pagn a secunda del sit, de l'età e di magagn
Quel che quata magagn d'estaa e d'invern l'e' tucc el de fa de quei che guerna
che stan bei comud setaa in sul scragn a quatass a vicenda tucc i magagn

teroni studiate

INDICATIVO PRESNTE VERBO ESSERE
mi a sun o mi sunt a
ti te se
lu a le'
num sem
vialter si
lur a in

INDICATIVO PRESENTE AVERE
mi a ghu'
ti te ghe
lu el gha
num a ghem
vialter a ghi
lur a ghan

e quando andate a mangiare in ristorante tipico ordinate cosi'....

busecca,pulenta e merluss,less e mustarda,cassola,cotuleta,custuleta,less e salsa verda,minestra de faso,off in chereghin,off in ciapa,panetun,oss bus,pulenta e gurgunsola,risott giald



Quand la merda la munta a scragn o la spussa o la fa dann (il berlusca)

Pude' segnass cul gumbet (leonardo ora che non ha infortuni)

Vess in del camp di cent pertich (rafa mese scorso)

Speta speta che l'erba la cress (i tifosi gobbi ora)

Resta cumpagn de quel de la mascherpa ( le merde milaniste a fine stagione)



Scarliga merluss che l'e' minga el to uss (tutti i non interisti che scrivono qui)
 
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MILANO BAUSCIA
view post Posted on 18/1/2011, 09:37     +1   -1




A ogni ufelee
al so misté

Mai visti gobbi milanesi, valde sarebbe una mosca bianca.
E la mosca va sempre sulla merda.
Ok, tutto torna adesso :) ;)
 
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view post Posted on 18/1/2011, 10:11     +1   -1
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Numquam periculum sine periculo vincitur

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CITAZIONE (pinocchio964 @ 17/1/2011, 16:13) 
mi piace questa cosa dei milanesi che si lamentano tutti manco fossero come il povero tizio della canzone, delle mosche bianche....
va a sapere perchè, tutti quelli che abitano a milano si definiscono "milanesi veri", quelli che abitano nell'hinterland uguale. vabbeh. io pure sono nato e cresciuto a pavia, mi sento pavese, eppure mia mamma è della val tidone (pc) e mio padre di verrua po (pv).
mi piacerebbe capire come si fa ad essere un vero milanese, secondo i "veri milanesi": madre e padre milanesi bastano? o devono esserlo anche i nonni? bisogna vivere a milano o si può aver abbandonato la città per andare a vivere le ridenti località dell'hinterland, da baranzate fino a motta visconti?

no perchè qua tutti si lamentano ma poi fanno meno di zero per preservare le tradizioni: vanno a farsi tagliare i capelli (e massaggiare il cazzo) dai cinesi, vanno al mac donald o al kebabbaro, invece di andare dal prestinè vanno al centro commerciale, invece di andare nei cinema in centro (almeno quando c'erano) vanno in bicocca o al fiordaliso, invece di tenere la fabrichéta in periferia delocalizzano in india...

boh, secondo me se non ci sono più milanesi, un po' della colpa sarà dei milanesi, o no?


p.s.: il vostro presidente della provincia (che si chiama podestà, milanese doc minchia) abita a 50 metri da casa mia, in pieno centro a pavia...

:) ti spiego il mio punto di vista, o almeno la mia esperienza che poi sicuramente è simile alla tua. Io son cresciuto con il mio Pà che mi raccontava i bombardamenti della seconda guerra mondiale, di come mangiavano un pollo in 7 comprato al mercato nero in zona isola e di come se lo potevano permettere perché mio nonno aveva in manica un paio di personaggi. Il mio Pà mi ha sempe raccontato dettagliatamente di dove andava a fare il bagno nella martesana (cassina de' pomm) e di come lì era già paese, mi raccontava quando ha visto la prima frutta esotica, dei cavalli, dei giochi pericolosi, della cervelera, dei tedeschi, della fame e della ringhiera. quindi in casa mia si è sempre parlato di Milano e di ciò che era, con tutti gli aneddoti del caso, di quando el mè zio è rimasto sotto le macerie perché non ha fatto in tempo a scendere giù nel rifugio in via confalonieri al 5 dove c'era il venditore di miele con le sue api. Quindi per trasposizione ho vissuto anche me quella Milano fatta di ringhiera e strascè ed al contrari odelle mie sorelle che non gli è mai fregato un cazzo, ho sempre cercato di imparare a memoria dal mio vecchio cos'è era il magnano el fundeghé etc etc, purtroppo, non ho mai avuto quella pronuncia perfetta del meneghino che solo parlandolo tutti i giorni puoi avere.

Il mio vecchio mi ha sempre inculcato per bene come fosse netto e preciso il confine fra Milano e i milanesi nei confronti di ciò che stava fuori dalle porte, ovvero gli arius e i falchetti che erano giustamente considerati dei campagnoli che restavano ammaliati dalla "metropoli" di allora. Presumo che qui nasce e persiste la differenzazione del Milanese orgoglioso delle proprie cinta.

Và da se che oggi non può più esistere una tale considerazione, visto e considerato che la mamma del mio Socio aveva scritto sulla carta di identità che era nata a Greco, e adesso Greco è Milano, non può più esistere lo stesso confine nemmanco culturale per ovvi motivi. Però è bello e trovo giusto, cercare almeno di conoscere le tradizioni e portarle più avanti possibile nella memoria, io godo un mondo quando il Sciur Piero allo stadio mi racconta dei suoi 30 anni passati nell'Alfa Romeo facendo paragoni fra il suo stipendio e quello di quel negher di Balotelli, nonostante Piero non sia razista è radicata in Lui una dialettica arcaica che io amo e gli invidio.

Oggi abbiamo ancora una generazione di milanesi che se anche non usa più il dialetto, continua a dire ghisa anziché vigile urbano, e a differenza di tutto lo stivale, abbrevia il frigorifero in frigor e non in frigo, per te magari è una cazzata ma per me è importante.

Per il resto, come diceva porcaro si ringrazia la regione puglia per averci fornito i milanesi, ed è verissimo, e di contro ti dico, che io son anche felice che Milano oggi con i suoi neri gialli arabi cingalesi sia forse la città italiana + simile a Londra o Parigi (con i dovuti distacchi ovviamente) ciò non toglie che il passato è radicato se non nel dna almeno lo dovrebbe essere nell'appartenenza e nella voglia di conoscere, quindi presumo che non sia tanto da quante generazioni uno sia milanese, ma nella voglia di esserlo nell'applicazione della tradizione, anche perché come dici te, e come dice la canzone, son davvero pochi i Milanesi doc.

A 21 anni ho lasciato casa dei genitori e mi son preso la mia prima casa in affitto in via ascanio sforza, sul naviglio, in una casa di ringhiera dove c'era ancora la portinaia (Maria) che parlava un perfetto meneghino e se anche non era + la stessa Milano e la stessa ringhiera, ho vissuto lì in quel monolocale al 4 piano sena ascensore uno dei periodi più belli, se vuoi puoi anche definirla una trasposizione in una vita altrui che non mi apparteneva e che non mi appartiene, questo non fà di me certamente un vero milanese per i motivi già esposti prima, ma almeno mi sforzo di portare avanti una memoria e reputo che sia giusto farlo anche per chi è di Palermo o di Genova o Cervia, tutto qui.

 
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chiiii?
view post Posted on 18/1/2011, 10:28     +1   -1




CITAZIONE (MILANO BAUSCIA @ 18/1/2011, 09:37) 
A ogni ufelee
al so misté

Mai visti gobbi milanesi, valde sarebbe una mosca bianca.
E la mosca va sempre sulla merda.
Ok, tutto torna adesso :) ;)

uno dovresti averlo visto ai tempi tuoi, ciao milanese periferico! :lol:

CITAZIONE (Sminkionauta @ 18/1/2011, 10:11) 
CITAZIONE (pinocchio964 @ 17/1/2011, 16:13) 
mi piace questa cosa dei milanesi che si lamentano tutti manco fossero come il povero tizio della canzone, delle mosche bianche....
va a sapere perchè, tutti quelli che abitano a milano si definiscono "milanesi veri", quelli che abitano nell'hinterland uguale. vabbeh. io pure sono nato e cresciuto a pavia, mi sento pavese, eppure mia mamma è della val tidone (pc) e mio padre di verrua po (pv).
mi piacerebbe capire come si fa ad essere un vero milanese, secondo i "veri milanesi": madre e padre milanesi bastano? o devono esserlo anche i nonni? bisogna vivere a milano o si può aver abbandonato la città per andare a vivere le ridenti località dell'hinterland, da baranzate fino a motta visconti?

no perchè qua tutti si lamentano ma poi fanno meno di zero per preservare le tradizioni: vanno a farsi tagliare i capelli (e massaggiare il cazzo) dai cinesi, vanno al mac donald o al kebabbaro, invece di andare dal prestinè vanno al centro commerciale, invece di andare nei cinema in centro (almeno quando c'erano) vanno in bicocca o al fiordaliso, invece di tenere la fabrichéta in periferia delocalizzano in india...

boh, secondo me se non ci sono più milanesi, un po' della colpa sarà dei milanesi, o no?


p.s.: il vostro presidente della provincia (che si chiama podestà, milanese doc minchia) abita a 50 metri da casa mia, in pieno centro a pavia...

:) ti spiego il mio punto di vista, o almeno la mia esperienza che poi sicuramente è simile alla tua. Io son cresciuto con il mio Pà che mi raccontava i bombardamenti della seconda guerra mondiale, di come mangiavano un pollo in 7 comprato al mercato nero in zona isola e di come se lo potevano permettere perché mio nonno aveva in manica un paio di personaggi. Il mio Pà mi ha sempe raccontato dettagliatamente di dove andava a fare il bagno nella martesana (cassina de' pomm) e di come lì era già paese, mi raccontava quando ha visto la prima frutta esotica, dei cavalli, dei giochi pericolosi, della cervelera, dei tedeschi, della fame e della ringhiera. quindi in casa mia si è sempre parlato di Milano e di ciò che era, con tutti gli aneddoti del caso, di quando el mè zio è rimasto sotto le macerie perché non ha fatto in tempo a scendere giù nel rifugio in via confalonieri al 5 dove c'era il venditore di miele con le sue api. Quindi per trasposizione ho vissuto anche me quella Milano fatta di ringhiera e strascè ed al contrari odelle mie sorelle che non gli è mai fregato un cazzo, ho sempre cercato di imparare a memoria dal mio vecchio cos'è era il magnano el fundeghé etc etc, purtroppo, non ho mai avuto quella pronuncia perfetta del meneghino che solo parlandolo tutti i giorni puoi avere.

Il mio vecchio mi ha sempre inculcato per bene come fosse netto e preciso il confine fra Milano e i milanesi nei confronti di ciò che stava fuori dalle porte, ovvero gli arius e i falchetti che erano giustamente considerati dei campagnoli che restavano ammaliati dalla "metropoli" di allora. Presumo che qui nasce e persiste la differenzazione del Milanese orgoglioso delle proprie cinta.

Và da se che oggi non può più esistere una tale considerazione, visto e considerato che la mamma del mio Socio aveva scritto sulla carta di identità che era nata a Greco, e adesso Greco è Milano, non può più esistere lo stesso confine nemmanco culturale per ovvi motivi. Però è bello e trovo giusto, cercare almeno di conoscere le tradizioni e portarle più avanti possibile nella memoria, io godo un mondo quando il Sciur Piero allo stadio mi racconta dei suoi 30 anni passati nell'Alfa Romeo facendo paragoni fra il suo stipendio e quello di quel negher di Balotelli, nonostante Piero non sia razista è radicata in Lui una dialettica arcaica che io amo e gli invidio.

Oggi abbiamo ancora una generazione di milanesi che se anche non usa più il dialetto, continua a dire ghisa anziché vigile urbano, e a differenza di tutto lo stivale, abbrevia il frigorifero in frigor e non in frigo, per te magari è una cazzata ma per me è importante.

Per il resto, come diceva porcaro si ringrazia la regione puglia per averci fornito i milanesi, ed è verissimo, e di contro ti dico, che io son anche felice che Milano oggi con i suoi neri gialli arabi cingalesi sia forse la città italiana + simile a Londra o Parigi (con i dovuti distacchi ovviamente) ciò non toglie che il passato è radicato se non nel dna almeno lo dovrebbe essere nell'appartenenza e nella voglia di conoscere, quindi presumo che non sia tanto da quante generazioni uno sia milanese, ma nella voglia di esserlo nell'applicazione della tradizione, anche perché come dici te, e come dice la canzone, son davvero pochi i Milanesi doc.

A 21 anni ho lasciato casa dei genitori e mi son preso la mia prima casa in affitto in via ascanio sforza, sul naviglio, in una casa di ringhiera dove c'era ancora la portinaia (Maria) che parlava un perfetto meneghino e se anche non era + la stessa Milano e la stessa ringhiera, ho vissuto lì in quel monolocale al 4 piano sena ascensore uno dei periodi più belli, se vuoi puoi anche definirla una trasposizione in una vita altrui che non mi apparteneva e che non mi appartiene, questo non fà di me certamente un vero milanese per i motivi già esposti prima, ma almeno mi sforzo di portare avanti una memoria e reputo che sia giusto farlo anche per chi è di Palermo o di Genova o Cervia, tutto qui.

guarda io ho perfino il bombarolo (cartoleria meneghina via famagosta) che mi vende le torce e il resto che è milanese, altrochè la portinaia. :D purtroppo ha chiuso il 31 dicembre scorso. mi sa che l'anno prox finirò da qualche cina...e vabbè.

cmq, sminkio, dai, si gioca, è il jober che si intesisce subito...avevo solo scritto che il senso della canzone che aveva posta era triste ma vero. ;)
 
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MILANO BAUSCIA
view post Posted on 18/1/2011, 10:44     +1   -1




CITAZIONE (chiiii? @ 18/1/2011, 10:28) 
CITAZIONE (MILANO BAUSCIA @ 18/1/2011, 09:37) 
A ogni ufelee
al so misté

Mai visti gobbi milanesi, valde sarebbe una mosca bianca.
E la mosca va sempre sulla merda.
Ok, tutto torna adesso :) ;)

uno dovresti averlo visto ai tempi tuoi, ciao milanese periferico! :lol:

CITAZIONE (Sminkionauta @ 18/1/2011, 10:11) 
CITAZIONE (pinocchio964 @ 17/1/2011, 16:13) 
mi piace questa cosa dei milanesi che si lamentano tutti manco fossero come il povero tizio della canzone, delle mosche bianche....
va a sapere perchè, tutti quelli che abitano a milano si definiscono "milanesi veri", quelli che abitano nell'hinterland uguale. vabbeh. io pure sono nato e cresciuto a pavia, mi sento pavese, eppure mia mamma è della val tidone (pc) e mio padre di verrua po (pv).
mi piacerebbe capire come si fa ad essere un vero milanese, secondo i "veri milanesi": madre e padre milanesi bastano? o devono esserlo anche i nonni? bisogna vivere a milano o si può aver abbandonato la città per andare a vivere le ridenti località dell'hinterland, da baranzate fino a motta visconti?

no perchè qua tutti si lamentano ma poi fanno meno di zero per preservare le tradizioni: vanno a farsi tagliare i capelli (e massaggiare il cazzo) dai cinesi, vanno al mac donald o al kebabbaro, invece di andare dal prestinè vanno al centro commerciale, invece di andare nei cinema in centro (almeno quando c'erano) vanno in bicocca o al fiordaliso, invece di tenere la fabrichéta in periferia delocalizzano in india...

boh, secondo me se non ci sono più milanesi, un po' della colpa sarà dei milanesi, o no?


p.s.: il vostro presidente della provincia (che si chiama podestà, milanese doc minchia) abita a 50 metri da casa mia, in pieno centro a pavia...

:) ti spiego il mio punto di vista, o almeno la mia esperienza che poi sicuramente è simile alla tua. Io son cresciuto con il mio Pà che mi raccontava i bombardamenti della seconda guerra mondiale, di come mangiavano un pollo in 7 comprato al mercato nero in zona isola e di come se lo potevano permettere perché mio nonno aveva in manica un paio di personaggi. Il mio Pà mi ha sempe raccontato dettagliatamente di dove andava a fare il bagno nella martesana (cassina de' pomm) e di come lì era già paese, mi raccontava quando ha visto la prima frutta esotica, dei cavalli, dei giochi pericolosi, della cervelera, dei tedeschi, della fame e della ringhiera. quindi in casa mia si è sempre parlato di Milano e di ciò che era, con tutti gli aneddoti del caso, di quando el mè zio è rimasto sotto le macerie perché non ha fatto in tempo a scendere giù nel rifugio in via confalonieri al 5 dove c'era il venditore di miele con le sue api. Quindi per trasposizione ho vissuto anche me quella Milano fatta di ringhiera e strascè ed al contrari odelle mie sorelle che non gli è mai fregato un cazzo, ho sempre cercato di imparare a memoria dal mio vecchio cos'è era il magnano el fundeghé etc etc, purtroppo, non ho mai avuto quella pronuncia perfetta del meneghino che solo parlandolo tutti i giorni puoi avere.

Il mio vecchio mi ha sempre inculcato per bene come fosse netto e preciso il confine fra Milano e i milanesi nei confronti di ciò che stava fuori dalle porte, ovvero gli arius e i falchetti che erano giustamente considerati dei campagnoli che restavano ammaliati dalla "metropoli" di allora. Presumo che qui nasce e persiste la differenzazione del Milanese orgoglioso delle proprie cinta.

Và da se che oggi non può più esistere una tale considerazione, visto e considerato che la mamma del mio Socio aveva scritto sulla carta di identità che era nata a Greco, e adesso Greco è Milano, non può più esistere lo stesso confine nemmanco culturale per ovvi motivi. Però è bello e trovo giusto, cercare almeno di conoscere le tradizioni e portarle più avanti possibile nella memoria, io godo un mondo quando il Sciur Piero allo stadio mi racconta dei suoi 30 anni passati nell'Alfa Romeo facendo paragoni fra il suo stipendio e quello di quel negher di Balotelli, nonostante Piero non sia razista è radicata in Lui una dialettica arcaica che io amo e gli invidio.

Oggi abbiamo ancora una generazione di milanesi che se anche non usa più il dialetto, continua a dire ghisa anziché vigile urbano, e a differenza di tutto lo stivale, abbrevia il frigorifero in frigor e non in frigo, per te magari è una cazzata ma per me è importante.

Per il resto, come diceva porcaro si ringrazia la regione puglia per averci fornito i milanesi, ed è verissimo, e di contro ti dico, che io son anche felice che Milano oggi con i suoi neri gialli arabi cingalesi sia forse la città italiana + simile a Londra o Parigi (con i dovuti distacchi ovviamente) ciò non toglie che il passato è radicato se non nel dna almeno lo dovrebbe essere nell'appartenenza e nella voglia di conoscere, quindi presumo che non sia tanto da quante generazioni uno sia milanese, ma nella voglia di esserlo nell'applicazione della tradizione, anche perché come dici te, e come dice la canzone, son davvero pochi i Milanesi doc.

A 21 anni ho lasciato casa dei genitori e mi son preso la mia prima casa in affitto in via ascanio sforza, sul naviglio, in una casa di ringhiera dove c'era ancora la portinaia (Maria) che parlava un perfetto meneghino e se anche non era + la stessa Milano e la stessa ringhiera, ho vissuto lì in quel monolocale al 4 piano sena ascensore uno dei periodi più belli, se vuoi puoi anche definirla una trasposizione in una vita altrui che non mi apparteneva e che non mi appartiene, questo non fà di me certamente un vero milanese per i motivi già esposti prima, ma almeno mi sforzo di portare avanti una memoria e reputo che sia giusto farlo anche per chi è di Palermo o di Genova o Cervia, tutto qui.

guarda io ho perfino il bombarolo (cartoleria meneghina via famagosta) che mi vende le torce e il resto che è milanese, altrochè la portinaia. :D purtroppo ha chiuso il 31 dicembre scorso. mi sa che l'anno prox finirò da qualche cina...e vabbè.

cmq, sminkio, dai, si gioca, è il jober che si intesisce subito...avevo solo scritto che il senso della canzone che aveva posta era triste ma vero. ;)

Milanese periferico ADESSO, perchè Milano è invivibile per i bambini secondo me.

Nato e cresciuto a p.ta Genova amico caro ;) poi in mezzo ai teroni ci son stato anch' io
in Barona, ma son cose che servono, impari lingue nuove, modi di vivere diversi,
insomma, un mondo vicino al tuo ma completamente diverso.
 
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CITAZIONE (Sminkionauta @ 18/1/2011, 10:11) 
:) ti spiego il mio punto di vista, o almeno la mia esperienza che poi sicuramente è simile alla tua. Io son cresciuto con il mio Pà che mi raccontava i bombardamenti della seconda guerra mondiale, di come mangiavano un pollo in 7 comprato al mercato nero in zona isola e di come se lo potevano permettere perché mio nonno aveva in manica un paio di personaggi. Il mio Pà mi ha sempe raccontato dettagliatamente di dove andava a fare il bagno nella martesana (cassina de' pomm) e di come lì era già paese, mi raccontava quando ha visto la prima frutta esotica, dei cavalli, dei giochi pericolosi, della cervelera, dei tedeschi, della fame e della ringhiera. quindi in casa mia si è sempre parlato di Milano e di ciò che era, con tutti gli aneddoti del caso, di quando el mè zio è rimasto sotto le macerie perché non ha fatto in tempo a scendere giù nel rifugio in via confalonieri al 5 dove c'era il venditore di miele con le sue api. Quindi per trasposizione ho vissuto anche me quella Milano fatta di ringhiera e strascè ed al contrari odelle mie sorelle che non gli è mai fregato un cazzo, ho sempre cercato di imparare a memoria dal mio vecchio cos'è era il magnano el fundeghé etc etc, purtroppo, non ho mai avuto quella pronuncia perfetta del meneghino che solo parlandolo tutti i giorni puoi avere.

Il mio vecchio mi ha sempre inculcato per bene come fosse netto e preciso il confine fra Milano e i milanesi nei confronti di ciò che stava fuori dalle porte, ovvero gli arius e i falchetti che erano giustamente considerati dei campagnoli che restavano ammaliati dalla "metropoli" di allora. Presumo che qui nasce e persiste la differenzazione del Milanese orgoglioso delle proprie cinta.

Và da se che oggi non può più esistere una tale considerazione, visto e considerato che la mamma del mio Socio aveva scritto sulla carta di identità che era nata a Greco, e adesso Greco è Milano, non può più esistere lo stesso confine nemmanco culturale per ovvi motivi. Però è bello e trovo giusto, cercare almeno di conoscere le tradizioni e portarle più avanti possibile nella memoria, io godo un mondo quando il Sciur Piero allo stadio mi racconta dei suoi 30 anni passati nell'Alfa Romeo facendo paragoni fra il suo stipendio e quello di quel negher di Balotelli, nonostante Piero non sia razista è radicata in Lui una dialettica arcaica che io amo e gli invidio.

Oggi abbiamo ancora una generazione di milanesi che se anche non usa più il dialetto, continua a dire ghisa anziché vigile urbano, e a differenza di tutto lo stivale, abbrevia il frigorifero in frigor e non in frigo, per te magari è una cazzata ma per me è importante.

Per il resto, come diceva porcaro si ringrazia la regione puglia per averci fornito i milanesi, ed è verissimo, e di contro ti dico, che io son anche felice che Milano oggi con i suoi neri gialli arabi cingalesi sia forse la città italiana + simile a Londra o Parigi (con i dovuti distacchi ovviamente) ciò non toglie che il passato è radicato se non nel dna almeno lo dovrebbe essere nell'appartenenza e nella voglia di conoscere, quindi presumo che non sia tanto da quante generazioni uno sia milanese, ma nella voglia di esserlo nell'applicazione della tradizione, anche perché come dici te, e come dice la canzone, son davvero pochi i Milanesi doc.

A 21 anni ho lasciato casa dei genitori e mi son preso la mia prima casa in affitto in via ascanio sforza, sul naviglio, in una casa di ringhiera dove c'era ancora la portinaia (Maria) che parlava un perfetto meneghino e se anche non era + la stessa Milano e la stessa ringhiera, ho vissuto lì in quel monolocale al 4 piano sena ascensore uno dei periodi più belli, se vuoi puoi anche definirla una trasposizione in una vita altrui che non mi apparteneva e che non mi appartiene, questo non fà di me certamente un vero milanese per i motivi già esposti prima, ma almeno mi sforzo di portare avanti una memoria e reputo che sia giusto farlo anche per chi è di Palermo o di Genova o Cervia, tutto qui.

certo che è importante mantenere viva la tradizione più popolare e genuina di una città, senza la sua memoria storica saremmo come gli stati uniti, dove la gente va tutta nei mall e i negozi son tutti uguali... oddio non è che manchi molto alla metamorfosi totale....
quello che intendo dire è che serve l'aiuto e lo sforzo di tutti, milanesi in primis, ma io in quelle case di ringhiera di cui parli (ho diversi amici che vivono in posti come quello, da via villoresi a via vigevano) ci trovo dentro solo extracomunitari. sì insomma, se i milanesi per primi lasciano la città per dare in affitto le case di ringhiera, è ovvio che sul tuo pianerottolo se dici frigor ti guardan male, perchè nessuno ti capirebbe nemmeno se parlassi italiano

CITAZIONE (MILANO BAUSCIA @ 18/1/2011, 10:44) 
Milanese periferico ADESSO, perchè Milano è invivibile per i bambini secondo me.

Nato e cresciuto a p.ta Genova amico caro ;) poi in mezzo ai teroni ci son stato anch' io
in Barona, ma son cose che servono, impari lingue nuove, modi di vivere diversi,
insomma, un mondo vicino al tuo ma completamente diverso.

sì ecco, per dire... ma chi l'ha resa invivibile per i bambini questa maledetta città? cioè è vero che pazzi è nato e cresciuto a milano e adesso è ridotto male, però non è che gli altri son tutti messi come lui...
 
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tamarricida
view post Posted on 18/1/2011, 11:04     +1   -1




CITAZIONE (pinocchio964 @ 18/1/2011, 10:58) 
certo che è importante mantenere viva la tradizione più popolare e genuina di una città, senza la sua memoria storica saremmo come gli stati uniti, dove la gente va tutta nei mall e i negozi son tutti uguali... oddio non è che manchi molto alla metamorfosi totale....
quello che intendo dire è che serve l'aiuto e lo sforzo di tutti, milanesi in primis, ma io in quelle case di ringhiera di cui parli (ho diversi amici che vivono in posti come quello, da via villoresi a via vigevano) ci trovo dentro solo extracomunitari. sì insomma, se i milanesi per primi lasciano la città per dare in affitto le case di ringhiera, è ovvio che sul tuo pianerottolo se dici frigor ti guardan male, perchè nessuno ti capirebbe nemmeno se parlassi italiano

Negli edifici in cui gli appartamenti sono tutti di taglio piccolo ci vanno gli extraterroni in quanto ci vivono in venti pagando x dieci (un idagliano pagherebbe x 1). Ai malanesi conviene così. Prima ce li mettono in affitto, poi glieli vendono a prezzi diventati ridicoli xkè nessun idagliano ha il coraggio di sorbirsi il soffritto di cipolle alle 2 di notte. E' il caso della debacle di Via Padova, perlomeno nel primo tratto, ma non solo. Pecvnia non olet, soffrittvs olet dibbbrvtto.
 
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MILANO BAUSCIA
view post Posted on 18/1/2011, 11:06     +1   -1




Pino, è difficile viviere a Milano e sentirsi straniero.

Mia mamma abita a Milano, ma tra phone center di egiziani e peruviani mi sembra d essere fuori dall italia,
non fuori Milano. per cui capisco chi nn riesce più ad abitare in determinati luoghi.
Per fortuna i prezzi degli stabili in zona navigli sono alti, altrimenti......brividi.
 
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428 replies since 14/1/2011, 11:42   10179 views
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