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| RUGBY L’effetto-Scozia fa riesplodere il “caso Flaminio”: per Galles e Irlanda c’è già l’esaurito Gli azzurri: «Maxischermi nelle piazze» La FIR non chiederà l’Olimpico, la Nazionale difende Roma e lancia una proposta: «Il Sei Nazioni tra la gente»
di Francesco Volpe ROMA - Il Flaminio è esaurito. Da tempo. La FIR sta cercando di capire a chi sono finiti i biglietti prenotati via Internet per le partite con il Galles (10 marzo) e l’Irlanda (17 marzo), ma intanto deve respingere l’assalto di centinaia di appassionati e semplici curiosi, infuriati per l’impossibilità di andare ad applaudire gli eroi di Murrayfield. La stessa FIR, il presidente Giancarlo Dondi in primis, esclude a priori l’ipotesi Olimpico. E non solo perché in quelle date vi si giocheranno Roma- Udinese e Lazio- Empoli. « Sarebbe un salto nel buio. Io ci giocai contro il Sudafrica campione del mondo nel 1995. C’erano 42.000 spettatori eppure l’ambiente mi lasciò un senso di vuoto» spiega Carlo Checchinato, team manager della Nazionale. Di sicuro il Flaminio non basta più. Il Comune di Roma conferma che «tutti gli impegni assunti verranno rispettati» . Insomma, dopo il Sei Nazioni, via ai lavori di ristrutturazione. Ma resta il problema della capienza e l’intervento di ampliamento ipotizzato per portare le tribune a 40.000 posti non può più essere procrastinato. Che la Lazio calcio voglia giocarci o meno. Anche perché da parte di certi ambienti del movimento ovale la tentazione di portare il Sei Nazioni al nord è forte. « Roma è la priorità - assicura Checchinato - Noi non vogliamo andar via, ma... Bologna? E’ una strada percorribile » . Concessione che ha provocato la reazione della squadra, di cui si è fatto portavoce Andrea Lo Cicero: « Mi sembra impossibile pensare a un Sei Nazioni lontano da Roma. Semmai, in attesa che il Flaminio venga ampliato, la FIR si adoperi per mettere maxischermi nelle principali piazze d’Italia, com’è stato fatto qui a Roma, a Piazza del Popolo, per Italia- Francia » . Per inciso, fu un successo. E dal Coni fanno ufficialmente sapere di essere «assolutamente favorevoli ai lavori di ammodernamento e ampliamento del Flaminio, così da renderlo all’altezza delle esigenze del Sei Nazioni » .
A chi sono finiti?
Irlandesi (16000 biglietti) e bagarini... speriamo non si rovini tutto come solo noi siamo capaci di fare.
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