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A.S.D. IDEALE BARI CALCIO, Campionato Coni 2012-2013

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CASUAL_BA
view post Posted on 26/11/2012, 17:05 by: CASUAL_BA     +1   +1   -1
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BARI.1908

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L’ art. 21 della nostra Costituzione stabilisce espressamente che “Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione”. Un concetto certo, chiaro, statuito, decretato e, in quanto tale, esigibile. Ciò nonostante, questa libertà troppo spesso incontra delle inspiegabili limitazioni e, altrettanto assiduamente, tali deroghe si manifestano proprio allo Stadio. Stavolta a farne le spese è stato Pietro Arcidiacono, 24enne calciatore del Nuovo Cosenza. Siamo a Lamezia Terme, è 17 Novembre, una giornata uggiosa, un Sabato come un altro per la serie D calabrese, ad affrontarsi la succitata squadra ed il Sambiase. Al 75esimo minuto Arcidiacono sigla il gol del vantaggio cosentino, esultando in una maniera tanto consolidata quanto liberatoria per un calciatore: togliendosi la maglietta. Ma ecco qui intravedersi una scritta sotto la maglia della società, è un monito, un appello: SPEZIALE INNOCENTE! Dopo pochi giorni, il ragazzo verrà raggiunto dal provvedimento d’interdizione dalle manifestazioni sportive, il c.d. DASPO. In questa sede non ci soffermeremo sulla vicenda processuale che ha portato Antonino Speziale ad essere condannato per omicidio preterintenzionale dell’Ispettore Raciti; no, non lo faremo, non ci compete trovare responsabili, capri espiatori e vittime sacrificali di questo sistema troppo spesso fallace. Vogliamo però soffermarci sulla vicenda del calciatore cosentino: è possibile che un ragazzo possa subire il divieto di partecipare a manifestazoni sportive per tre anni, a causa di una maglietta? Possibile che lo stesso debba subire, oltre il danno, anche la beffa di essere squalificato dalla giustizia sportiva, per tutta la corrente stagione agonistica? Sono questi gli interrogativi che figurativamente rivolgiamo al questore di Catanzaro Marino, ed ai mezzi di diffusione che hanno inesorabilmente condannato un ragazzo, un calciatore come tanti. Che qualcuno si sia dimenticato, per l’ ennesima volta, di garantire la libertà costituzionale di esprimere democraticamente il proprio pensiero? Ai posteri (ed ai Tribunali competenti) l’ ardua sentenza!


ART. 21 DELLA COSTITUZIONE : PRINCIPIO SUPERATO PER CHI DIRIGE QUESTO STATO?
 
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77 replies since 16/11/2012, 17:56   2340 views
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