Indagati 6 ultras. La violenza il loro credo, in casa oggetti pericolosi
01/07/2013 - di News Rimini; Fonte: www.newsrimini.itMazze, catene, fumogeni, petardi, articoli di giornale che parlano delle loro 'gesta', come se fosse qualcosa di cui vantarsi. Sono impiegati, rappresentanti, tecnici, alcuni vivono ancora con i genitori, altri da soli, altri ancora sono sposati. Conducevano una specie di doppia vita, una apparentemente normale, l'altra, totalmente votata alla violenza, fine a sè stessa. Tutti i reati che hanno commesso, hanno l'aggravante di essere stati commessi nell'ambito di eventi sportivi.
La Digos, coordinata dal dirigente Marcello Pedrotti ha effettuato sei perquisizioni domiciliari a carico di sei ultras appartenenti alla frangia estremista della tifoseria cittadina.
Sequestrato diverso materiale che servirà agli inquirenti per le indagini: 94 torce da stadio, 40 bombe carta, 3 razzi nautici da segnalazione più diverse armi bianche improprie: coltelli a serramanico, tirapugni, catene, un bastone telescopico, una mazza da baseball, una cintura di pelle con borchie metalliche.Sequestrati anche numerosi indumenti, le 'divise' dell'ultras violento: passamontagna con ricamata sopra la scritta 'ACAB' (all cops are bastars - tutti i poliziotti sono bastardi), felpe nere col cappuccio (mephisto) che lascia scoperti solo gli occhi. Un particolare inquietante: tra il materiale sequestrato c'è anche una sorta di giuramento tra gli appartenenti al gruppo, in cui una donna (l'unica tra gli indagati) giura fedeltà e devozione ai compagni con parole abbastanza pesanti tipo 'giuro sulla morte di tutti gli sbirri che amerò eternamente il mio gruppo di ultras'.
L'indagine è coordinata dal Pm Gemma Gualdi.