Stagione Italiana 2019-2020

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sarà roba di cani sciolti o di gruppi che non riconoscono il rispetto verso salerno perchè prima del match...


La cornice di pubblico del derby Benevento-Salernitana sarà importante, anche grazie ai buoni rapporti esistenti tra le due tifoserie. Nel recente passato, infatti, i sostenitori granata e quelli giallorossi sono stati spesso impegnati fianco a fianco in iniziative di solidarietà. Rispetto e amicizia sottolineate anche nella fanzine realizzata dalla Curva sud sannita. «Il vero passo di qualità dobbiamo farlo noi, che almeno in questa stagione non stiamo dimostrando il massimo sugli spalti», uno dei passaggi contenuti nel messaggio con cui gli ultras hanno presentato il derby del “Ciro Vigorito”. «Oggi ci troveremo di fronte una delle migliori tifoserie del nostro campionato, sicuramente faranno la loro parte sugli spalti, ma noi nelle ultime stagioni abbiamo dimostrato di essere all’altezza, di dargli sicuramente filo da torcere e di non essere inferiori a nessuno. Prima, durante e dopo i 90 minuti non dovrà partire nessun coro sfottò contro la tifoseria avversaria, nel corso degli ultimi anni è nato un rapporto reciproco rispetto tra noi e i salernitani, per le tante iniziative a cui abbiamo preso parte insieme. Noi siamo sanniti, un popolo di guerrieri che non è abituato a mollare e come sempre nella nostra casa non passeggerà nessuno», l’appello rivolto dagli ultras giallorossi a tutta la tifoseria in vista del derby di questa sera.

Ne dubito.

A Qualcuno non sono andate giù alcune cose.

Non me ne voglia nessuno ma questa “amicizia social” doveva finire e probabilmente dopo domenica è finalmente finita.
Da alcuni anni si è reato questo rispetto da ambo le parti ma che ad esempio io personalmente mai ho capito. Per me non c’è amicizia con chi si presenta in amichevole (agosto 2012) a dare manforte ai baresi.

Beh per carità.
Ma quel maggio del 1975 se lo ricordano bene tutti, sia da voi che da noi.
E negli anno successivi quel 1975 succedevano sempre cinema quando venivate voi. Epoche in cui la mentalità ultras centrava ben poco es erano guerre tra città.

Però quell’agosto 2012, dopo 30 anni che non ci si vedeva, come mai siete arrivati in 100 per un amichevole così bellicosi se non ci cagavate?

Con tutto il rispetto, va bene che i numeri sono impari, anche perché parliamo di una cittadina piccola come la noatra ed una grossa città come la vostra... ma ogni qualvolta una tifoseria di un grosso centro ha o ha avuto problemi con piazze piccole se ne esce fuori qualcuno con “chi vi ha mai cagato?”... beh io ti rispondo “chiedilo a chi quella volta li, anni fa si nascondeva nelle case dei beneventani per sfuggire alle botte ed è tornato a Bari solo il giorno dopo”.

E comunque, io ho scritto dell’aneddoto del 2012 per far capire perché io personalmente, ma non solo io fortunatamente, con i salernitani non voglio avere rapporti... chi ad un amichevole si presenta insieme ad un mio nemico è anche lui un mio nemico.

Non c'entra molto ma a me questa cosa inizia a preoccuparmi e non poco, roba che Huxley e Orwell a confronto erano dei principianti:

#TgTalk 52 - IL GRANDE FRATELLO ALLO STADIO: RICONOSCIMENTO FACCIALE E RADAR SONORO

Dal 12 giugno prossimo potrebbe diventare realtà negli stadi italiani una nuova tecnologia in grado di captare cori razzisti e insulti. Si tratta di un radar sonoro usato già nell'antiterrorismo e ad annunciarlo è il Ministro dello Sport, Vincenzo Spadafora. Ma il provvedimento solleva questioni legate alla privacy e al controllo sociale.

Quali potrebbero essere le conseguenze se questo tipo di tecnologia uscisse poi dagli stadi per diventare parte della nostra vita quotidiana?

Fonte: https://www.byoblu.com/2020/02/05/tgtalk-5...gqmL4qRhdV0jOTU