CITAZIONE (O-B-A @ 5/7/2007, 16:26)
della umbro solo quella del chelsea è vecchia ma l'ho messa perchè è quella del centenario.. le altre sono nuove e si vede dal logo umbro più alto..
anche le altre messe sono nuove..
Grazie per il chiarimento.
A proposito di maglie per la nuova stagione:
Un gruppo di sostenitori del Parma chiede il ritorno alla maglia gialloblu a righe orizzontali, la tifoseria non gradisce.Ormai sta diventando una mania tra i tifosi italiani. Le petizioni sul web continuano a spopolare. Soprattutto di questi tempi, in pieno mercato. Per chiedere l'acquisto di un campione da copertina, o magari per caldeggiare la permanenza del proprio beniamino. Ma non solo. C'è anche chi ha scritto al presidente della propria squadra del cuore, il Parma, con l'intento di veder ripristinare come prima maglia la divisa simbolo dell'epoca d'oro, quella a righe orizzontali gialle e blu, ribattezzata dai sostenitori ducali "Ape Maia". Ironicamente, ma fino a un certo punto.
Perchè quella maglia, così come quasi tutte quelle sfoggiate nel corso dell'era Tanzi, non ha fatto breccia nella stragrande maggioranza del popolo crociato. Crociato, appunto. Il Parma, sin dalle origini, è sempre stato crociato. Certo, la variazioni sul tema nel corso degli anni non sono mancate, ma la costante era sempre la stessa: croce nera su sfondo bianco. Fino, stagione più, stagione meno, all'arrivo dei Tanzi, che decisero di accantonarla. Questioni di marketing. Scelta che lo zoccolo duro del tifo parmigiano non mandò giù, dando vita ad una battaglia paziente e silenziosa: mentre il Parma conquistava trofei su trofei, una parte della tifoseria continuava a spingere per il ritorno della crociata.
L'input venne recepito soltanto in parte dalla vecchia proprietà. Il pubblico del Tardini tornò ad ammirare la divisa storica in due occasioni isolate: nell'ultima giornata del campionato 99/00 e per celebrare il 90° compleanno del club, contro la Reggina, nel dicembre 2003. In pieno crack Parmalat. Una sorta di anno zero per la società ducale, che divenne presto l'occasione per un ritorno alle origini. Il Parma, dal 04/05, è tornato a vestire la crociata. Proprio nel momento più difficile della propria storia. Difficile, ma non per questo meno ricco di emozioni per i tifosi gialloblu, che hanno riscoperto il fascino particolare di gioire per una salvezza, dopo anni di vittorie in Italia e in Europa. Con la crociata sulla pelle, ciliegina sulla torta.
Appare logico, a questo punto, comprendere il disappunto di buona parte del popolo crociato nei confronti della petizione, che una sua valida ragione di essere, tutto sommato, ce l'ha. La maglia a righe gialloblu, volenti o nolenti, rappresenta una pezzo di storia importante del sodalizio ducale. E' del tutto lecito auspicarne il ripristino, magari come seconda maglia. Ma sempre nel rispetto delle tradizioni e dei valori di una tifoseria con cui il presidente Ghirardi è subito entrato in sintonia. Quel rispetto che forse manca tra le righe della petizione, nata come una simpatica iniziativa, ma divenuta, presto, un piccolo caso a Parma e dintorni.
