Resistenza ultras e Movimento ultras

Resistenza ultras e Movimento ultras

Quando due anni fa con la prima edizione del Raduno Antirazzista abbiamo iniziato la nostra battaglia al calcio moderno suscitammo più ilarità che attenzione, più critiche che consensi, attacchi generalizzati da più parti con il risultato di attirare maggiormente l'attenzione delle forze dell'ordine su di noi. Oggi quello che noi sosteniamo da due anni sembra essere diventato patrimonio collettivo, infatti di fronte alla prassi della tolleranza zero applicata negli stadi italiani tutto il mondo ultras si è mobilitato. Il passaggio dalla diffida con firma all'arresto differito di 36 ore, il passaggio cioè dalla legislazione speciale a quella emergenziale ha portato un fermento ed una volontà di ribellarsi che da troppo tempo non si vedeva negli stadi italiani. Finalmente in un calcio attraversato da una repressione da "caccia alle streghe", c'è chi invece di rassegnarsi al ruolo di vittima designata decide di ribellarsi contro tutto ciò: gli ultras.

Dopo Il Fronte di Resistenza Ultras (nato due anni fa a Vigne di Narni) è nato il movimento ultras che ha tentato con la riunione tenutasi a Salerno di organizzare una mobilitazione la più ampia possibile. In tempi non sospetti decidemmo di non partecipare a quella riunione ed alla manifestazione nazionale promossa per due ragioni fondamentali:

- il voler vivere la curva coniugando l'amore per la "maglia" con la rivendicazione delle nostre idee politiche ed il rispetto di amicizie storiche con la necessità di dar vita ad una condivisione di idee ed azioni che superi gli anacronistici gemellaggi sportivi;

- considerare i rigurgiti neofascisti, razzisti e xenofobi propri di un gran numero di gruppi ultras italiani un cancro da estirpare;

Eravamo convinti cioè che le tifoserie xenofobe e neo-fasciste presenti in gran numero a Salerno utilizzassero la presunta apoliticità del movimento ultras per rilanciare più forte che mai le loro parole d'ordine figlie dell'intolleranza e della discriminazione proprie della "cultura" fascista. I fatti ci hanno dato ragione tanto che alla manifestazione di Roma del 4 aprile sono state più le defezioni dei gruppi organizzati che le partecipazioni. Defezioni dovute alla evidente strumentalizzazione politica dei gruppi neofascisti nei confronti del movimento ultras. Dopo Roma la parte del Movimento ultras che aveva rinunciato alla manifestazione nazionale è tornato a vedersi ad Arezzo invitandoci a partecipare per spiegare le nostre "lungimiranti" posizioni. Invito accettato volentieri e viaggio in Toscana per dire la nostra e rilanciare con maggiore convinzione che mai il fronte di resistenza ultras ricordandone ancora una volta le finalità:

- fermare sullo stesso terreno in cui si manifestano i rigurgiti neofascisti e xenofobi;

- salvare la popolarità del calcio dall'offensiva televisiva;

- liberare gli stadi dai reparti in "assetto speciale";

- difendere lo stato di diritto dall'assalto delle legislazioni speciali o emergenziali;

- liberare le curve e tutti i luoghi di aggregazione dalla schiavitù dell'eroina;

Ad Arezzo abbiamo inoltre proposto di accompagnare la critica al calcio moderno con una schietta autocritica verso gli atti vandalici fini a se stessi che nulla hanno a che vedere con la "sana conflittualità" del vivere ultras. Un'autocritica costruttiva utile ad insegnare ai tanti ragazzi che vivono la curva come il rispetto e l'amicizia siano la vera forza del gruppo. In conclusione abbiamo dato la nostra disponibilità a valutare con attenzione le prossime iniziative non precludendo la possibilità di una nostra partecipazione una volta accertata l'assenza di strumentalizzazioni e di monopolizzazioni da parte dei "soliti noti". Condividere il nostro percorso non significa rinunciare a rivalità storiche né tanto meno trasformarsi da ultras in tifosi da bar, ma significa lottare concretamente per la propria sopravvivenza e rendere omaggio ai tanti compagni e a tutti gli ultras , costretti a passare le proprie domeniche ostaggi delle firme in questura se non dell'arresto differito, vittime dell'arbitrarietà repressiva con cui i padroni del calcio ed i rappresentanti delle forze dell'ordine pensano di "spezzare le reni" al mondo ultras per esportare poi tale modello repressivo nelle piazze movimentate dall'antagonismo politico. ..NON CI AVRETE MAI COME VOLETE VOI.

RESISTENZA ULTRAS TERNANA


fonte: http://italy.indymedia.org/news/2003/07/32...ent.php?theme=2

Resistenza Ultra' non ha avuto l'appoggio di gran parte delle tifoserie di sinistra italiane, poi con lo scioglimento delle BAL 99, del Collettvo di Ancona, i Cosentini spariti dal calcio professionistico, sono rimasti Ternani e Savonesi del gruppo Working Class, i contatti si mantengono fuori dallo stadio ormai.
La sostanziale divisione è tra PROGETTO ULTRA' (antirazzisti) e MOVIMENTO ULTRAS (apolitici tendenti a destra, nazifascisti e razzisti).

per come la vedo io resistenza ultras è l' unico movimento coerente nel panorama delle curve italiane, o per lo meno , il più coerente di tutti. che piacciano o meno le loro idee è così.

fossa & working class savona united

Condivido la tua opinione, purtroppo fu un progetto proposto a molti gruppi, e purtroppo rifiutato da quasi tutti, poi le diffide alla BAL 99, scioglimento del Collettivo di Ancona, Cosenza fuori dal calcio professionistico.
Come idea era stupenda, finalmente qualcosa di concreto da opporre a Viking Italia ed hai gemellaggi politici delle curve nere, purtroppo il problema più grosso furono gli odi campanilistici, vedi Livornesi e Pisani, Ternani e Perugini, Genoani che erano gemellati con il Pisa, non so che poi UG x esempio, o BNA, gli UUVM, URB-FOREVER ULTRAS di Bologna, e tutte le altre tifoserie di sinistra o apolitiche antirazziste non vi abbiano aderito.....

si ci manca anche la "grande coalizione delle curve di sinistra" ma dobbiamo candidarci alle politiche??

prima di tutto le rivalità calcistiche, poi semmai le affinità politiche...

Si infatti si è visto come è andata la manifestazione a Roma, si diceva NESSUN SIMBOLO POLITICO, NESSUN SLOGAN POLITICO, NESSUN MATERIALE POLITICO.

Erano presenti praticamente solo gruppi di destra, facevano il saluto romano, e alcuni avevano toppe con celtiche e svastiche.

Non negatelo ci sonno le foto, anche sul sito dei BOYS ROMA.

CITAZIONE (RedSkins THE HOZE @ 28/10/2004, 00:50)

Si infatti si è visto come è andata la manifestazione a Roma, si diceva NESSUN SIMBOLO POLITICO, NESSUN SLOGAN POLITICO, NESSUN MATERIALE POLITICO. Erano presenti praticamente solo gruppi di destra, facevano il saluto romano, e alcuni avevano toppe con celtiche e svastiche. Non negatelo ci sonno le foto, anche sul sito dei BOYS ROMA.

e allora??
la soluzione è cercare di evitarle in futuro e risucire a coinvolgere tutti, non certo facendo una contro-associazione e una contro-manifestazione magari con falce e martello e con bandiere del che..

poi ognuno fa come vuole.. non sono io a decidere (e ci mancherebbe altro)

Edited by xxxx - 28/10/2004, 00:55

Be' diciamo che a Vigne di Narni (terni) si volevano porre le basi per il futuro, cercare cioe' di riunire TUTTO il panorama ultras antirazzista e di sinistra Italiano e nel quale partecipava anche progettoultra', non era una costola a parte e non lo e' neanche adesso.

Poi QUALCUNO ha rivisto le proprie mosse ed ha deciso che la base di una eventuale partecipazione doveva limitarsi solo ed esclusivamente alle tifoserie antirazziste italiane.

progettoultra' puo' far parte o meno del movimento ma non e' un movimento, poi ricordiamo tutti la polemica con gli irriducibili della lazio (che dura tutt'ora) e da li' le cose sono un po' cambiate.

Poi, ma solo un anno dopo, c'e' stata la costituzione del movimento ultras , nel quale partecipano tifoserie di destra e sinistra e non ci sono, ripeto NON CI SONO, slogan neì' antirazzisti ne' altro, solo ed esclusivamente ULTRAS.

Insomma, riassumendo, possiamo dire che il movimento originariamente e' nato per riunire curve di sinistra ED antirazziste, poi c'e' stata una scissine creando un movimento parallelo ma solo per antirazzisti e alla fine quello piu' massiccio che abbiamo apprezzato a Milano (con 35°) , a Bologna, e ... da vespa hehe

Poi certo, alcune tifoserie continuano, praticamente da sole il progetto di resistenza ultras, incentrato sull'antirazzismo e di sinistra, ma non so fino a che punto possano continuare.

Nulla toglie ad una tifoseria di essere parte integrante sia dell'uno che dell'altro, le idee vanno rispettate, quindi ben vengano tutte queste iniziative, l'importante e' che se ne parli !!!

Edited by suriaka - 28/10/2004, 01:16

Già il fatto che ci siano due associazioni che alla fine dovrebbero combattere la solita battaglia è un segnale di divisione importante.
L'unione fa la forza ragazzi. Ovunque. Perche alla fine, la domenica la repressione non guarda in faccia a nessuno. Indipendentemente dai colori politici.
Purtroppo la divisione attuale aiuta solo chi ci vorrebbe a casa su sky-fo.

P.s. Maresca e Di Livio come Scirea!

il progetto RESISTENZA ULTRAS è un progetto che di per se mi affascina molto, lo trovo molto coerente...forsanche xche si allinea alle mie idee......da qui ad affermarne la fattibilita...cari ragazzi ce ne corre....ricordatevi che siamo in italia.....cmq continuate cosi forte e duro avete tutta la mia ammirazione..pero l'avere quasi 40 anni mi porta a d essere molto realista.....hasta siempre ragazzi!!!

cerchiamo di essere un po' realisti e di non parlare di unità del movimento ultras solo a slogan. mi spiegate come fanno un nazi e un antifascista, un razzista e un antirazzista, uno che si diverte a prendere a calci e botte i compagni e uno che fa dell' antifascismo una ragione di vita, (e questo dico nella vita di tutti i giorni) a sedersi e discutere, a manifestare insieme?? secondo me non è pensabile una cosa del genere, mica siamo un parlamento noi, no?

poi ognuno è libero di pensarla come vuole, ma secondo me gli unici moviemti coerenti sono quelli dove le premesse di fondo di chi partecipa sono condivise