CITAZIONE (KOBA*80 @ 25/1/2013, 12:41)
il problema principale del paese non è l'esubero degli statali, casomai al contrario è la disoccupazione di milioni di persone tra cui il 35% dei giovani.
dipende da cosa intendi per "statali". parliamo di insegnanti, per esempio? o parliamo delle migliaia di forestali calabresi, o consulenti, dipendenti di enti pubblici e via dicendo? perché alcuni sono totalmente inutili e vanno segati, altri no. la sicilia ha 30.000 dipendenti pubblici, e vorresti garantire la sicurezza di non essere licenziati? perché io e te dobbiamo continuare a mantenere parenti e amici di dirigenti? ecco, è una distinzione che va fatta, ma non si fa, e tutto il discorso è insensato.
la disoccupazione aumenta perché mancano i soldi per le pensioni, quindi alzi l'età pensionabile, gli anziani lavorano e i posti non si liberano per i giovani, e così via. ma sei sempre da capo: se lo stato non taglia gli sprechi non ha i soldi per le cose utili (come le pensioni), eccetera.
in generale, il problema è la vecchiaia del paese: l'età media di un dirigente italiano è 59 anni, record europeo. i professori universitari sono i più vecchi del mondo (63 anni). l'età media di un direttore di banca è 69 anni, nelle ultime 3 legislature su 2500 deputati (tutti dipendenti statali eh, quelli da non licenziare) solo 2 avevano meno di 30 anni. 2 su 2500. ecco perché c'è la disoccupazione così alta (poi ovvio, crisi e blablabla, che però è una situazione temporanea (si spera)).
CITAZIONE (KOBA*80 @ 25/1/2013, 12:41)
la libertà di impresa non è la libertà di disporre di servi della gleba licenziabili in qualsiasi momento dal padrone di turno. le 'imprese' (e non intendo una bottega di artigiani di 3/4 persone) hanno già tutta la libertà che vogliono, anche e soprattutto in termini di licenziamento.. siamo piu o meno ai tempi del feudalesimo, bisogna evolversi una buona volta e ribaltare i rapporti di classe.
nì. l'italia campa per le piccole-medie imprese, quelle delle partita iva. licenziare, coi sindacati di mezzo, è complicatissimo e (spesso) costoso, perché finisci in causa. questo indipendentemente dall'effettiva motivazione del licenziamento.
ora, se è vero che alcuni datori di lavoro approfittano della situazione, è altrettanto vero che alcuni dipendenti fanno lo stesso, e i sindacati dovrebbero essere i primi a tutelare i lavoratori, non i rubastipendio svogliati che stanno in malattia 2 giorni su 3. eppure non lo fanno. ecco, vuoi riformare il lavoro? per me è proprio da lì che bisogna partire, dai sindacati. che non sono più una tutela, ma una macchina succhiasoldi che vive l'imprenditore come un nemico senza se e senza ma.
garantiamo il lavoro a chi lavora, ma garantiamo a chi impegna soldi e denaro in un'impresa di poter liberarsi di gente inutile. questo è riformare i rapporti di classe.
CITAZIONE (KOBA*80 @ 25/1/2013, 12:41)
gli aiutati statali (30 miliardi all'anno, mica noccioline) alle grosse imprese non creano affatto grossa occupazione, anzi è vero il contrario. gli aiuti statali (cioè i soldi mia, tua, ecc) sono sempre stati semplicemente trasformati in profitto, oppure sono serviti per ripianare i debiti causati da criminali in giacca e cravatta. Domanda: con tutti i miliardi che lo stato italiano (cioè io, te, ecc) ha dato per esempio alla fiat in 100 anni, come mai ancora oggi nel 2013 la fiat è privata e si permette di prendere per il culo tutta l'italia un giorno si e l'altro pure, il lunedi prende i soldi, il martedi promette progetti e assunzioni e il mercoledi chiude gli stabilimenti?
I padroni si riempiono spesso la bocca col 'rischio di impresa': ma nel 99,9% dei casi il rischio è scaricato solo sui lavoratori dipendenti, mentre il padrone, male che gli vada, vai tranquillo che avrà sempre di che mangiare e di che fare le vacanze (per usare un eufemismo)..
se la fiat ha problemi di soldi, cala la produzione e licenzia. se lasci a casa qualcuno, lo stato gli paga il sussidio. X persone da pagare sono una spesa, magari superiore a quella che viene versata alla ditta o magari no. ma non è corretto dire che sono soldi totalmente buttati. è lo stesso discorso che si ripropone qui:
CITAZIONE (KOBA*80 @ 25/1/2013, 12:41)
abolire i finanziamenti alle scuole private. si ritorna al punto di partenza. Sono scuole private? c'è un capitale privato? premesso che per me le scuole private e confessionali non dovrebbero esistere (vanno appunto nazionalizzate, senza indennizzo ovviamente per chi ha già ampiamente ricevuto finanziamenti pubblici) chi ci mette il capitale gestisca pure la sua scuola/azienda.. ma coi propri soldi e quelli dei propri facoltosi finanziatori (genitori), non con i mia e i tua (e sono centinaia e centinaia di milioni all'anno..).
numeri (sole 24 ore di qualche giorno fa): lo stato spende 9000 € all'anno per studente alle scuole statali, 110.000 € per un intero ciclo di studi. destina (tramite finanziamento alle scuole private) meno dell'1% di quelle che destina alla scuola statale, ma alle private ci va il 10% degli studenti. basta tirare le somme, e si arriva al risultato: lo stato ha dato (record) 530M € alle private (nel 2006, gli altri anni meno), e NON ha pagato (perché erano alle private e non alle statali) oltre 6 miliardi di €.
vedi perché dico che "tutte le scuole pubbliche" sarebbe una puttanata, nonché un suicidio economico? lo stato ci guadagna, non ci rimette! se tu abolisci tutte le private, dove prendi i soldi?
semmai, la soluzione dovrebbe essere il cercare una risposta alla domanda: "perché una scuola privata, con metà dei soldi, ottiene risultati migliori, paga di più i docenti e sforna persone più pronte?". e la risposta è: perché non sprecano come lo stato. e siamo ancora lì.
queste non sono opinioni, sono numeri.
è la stessa roba (ma al contrario) delle sigarette: tutti i fumatori si lamentano perché lo stato si arricchisce, ma in realtà per 1 € che incassa lo stato ne perde 3 per le spese mediche degli ammalati di malattie causate dal fumo. idem l'alcool.
CITAZIONE (KOBA*80 @ 25/1/2013, 12:41)
Nazionalizzare le banche ed unificarle in una unica banca pubblica è utopia? perche mai? è l'unica opzione di salvezza che abbiamo, vorrai dire.
prendi il MPS: l'unica alternativa per tutelare i piccoli risparmiatori e i lavoratori del gruppo MPS è la nazionalizzazione, lo stato non può limitarsi a regalare denaro pubblico al solo scopo di garantire i profitti dei banchieri facendo ricadere i costi sugli stipendi e sulle pensioni. Lo stato italiano deve espropriare il patrimonio del MPS e porre la banca sotto il controllo popolare.
Ma il MPS è solo lo specchio di tutto il sistema bancario. Ogni banca hanno investito nei derivati finanziari: 118 miliardi Unicredit, 59 miliardi Intesa San Paolo. Il totale della sola finanza spazzatura italiana è di quasi 230 miliardi. Questo vuol dire che le stesse banche che ogni anno si mettono in tasca 100 miliardi di interessi sui titoli di stato (togliendoli alla sanità e alle pensioni per esempio), utilizzano i soldi pubblici solo per finanziare i loro giochi finanziari, che creano finti profitti ma bonus e dividendi veri.. Ma tanto poi ci pensa lo Stato a ripianare i debiti..
Questa è una rapina. E deve finire.
tutto vero e condivisibile. ma la finanza e le banche sono quelle che hanno fatto il colpo di stato mario monti, col beneplacito della politica e del paese. non esiste una soluzione concreta al problema, a meno che non si voglia fare come la germania di hitler post grande guerra. però i risultati poi si sono visti, e se qualcuno provasse ad attuare quelle politiche finirebbe male all'istante. ecco perché è utopia.
CITAZIONE (KOBA*80 @ 25/1/2013, 12:41)
Il fiscal compact va, minimo minimo, rinegoziato, oppure ripudiato. non sta scritto da nessuna parte che è impossibile. Uno stato può fare qualsiasi cosa (e ci mancherebbe altro) 'per pubblica necessità', in questo caso si tratta di evitare il fallimento a cui il rispetto del fiscal compact ci porterà inevitabilmente.
Quello che la BCE il FMI e la Germania hanno fatto firmare a berlusconi prima e a monti dopo è, ne piu ne meno, 'circonvenzione di incapace'. Possiamo noi morire tutti perché un nano mafioso ostaggio di 100 puttane o un sicario dell'elite finanziaria mondiale lo hanno deciso? No.
Sarebbe utile a tutti studiare la tecnica di strozzinaggio che per decenni il FMI ha operato sull'america latina per capire che cosa sta succedendo, se non è chiaro quello che sta già accadendo a qualche ora di gommone dall'italia.
idem come sopra: tutto vero, ma come lo realizzi?
CITAZIONE (KOBA*80 @ 25/1/2013, 12:41)
una maggioranza troppo ristretta non può governare? l'ultimo governo aveva quasi il 100% dei seggi, il governo berlusconi aveva la piu ampia maggioranza della storia della repubblica, cos'hanno saputo fare? solo rovinare del tutto l'italia, eliminare gli ultimi diritti sociali rimasti e svendere la nazione al capitale finanziario mondiale.
maggioranza che si è sfaldata, quindi quei numeri li ha avuti per un tempo relativamente breve. il governo di centro sx precedente aveva numeri risicati, e infatti è caduto subito.
che poi la classe politica faccia schifo dal primo all'ultimo, e che nessuno faccia un cazzo per il paese è un altro paio di maniche. se ragioniamo in astratto, il premio di maggioranza serve a garantire la possibilità al governo di lavorare e attuare il programma per cui la maggioranza l'ha eletto. è democrazia.
il problema che sia gente che pensa solo ai suoi interessi non lo risolvi col premio sì premio no, lo risolvi eliminando quella gente.
CITAZIONE (KOBA*80 @ 25/1/2013, 12:41)
'reati minori' non è una generalizzazione, ma una serie di reati contemplati nel codice penale per cui si dovrebbero al massimo applicare sanzioni amministrative invece che la galera. Tu dai un pugno ad un tifoso avversario, vieni arrestato: è un reato minore, oppure stai compiendo un abuso sessuale, un omicidio, una truffa? tu ti coltivi l'insalata in casa, magari proprio per evitare di essere beccato ogni volta che vai al mercato a comprarla, è un reato minore oppure è normale farsi 1,2, 6 anni di gabbia? e così via. La 'depenalizzazione dei reati minori' non è un invenzione elettorale, viene riproposta ciclicamente, solo che i governi borghesi ovviamente tendono a depenalizzare piuttosto il falso in bilancio, la corruzione, ecc...
sì avevo capito, è ovvio che alcune cose a livello legislativo andrebbero riviste...
CITAZIONE (KOBA*80 @ 25/1/2013, 12:41)
certo che è un programma schierato esclusivamente dalla parte dei lavoratori,
che poi è il padrone che ha bisogno dei lavoratori, non il contrario.
i lavoratori posso unirsi in cooperativa (vere, non quel caporalato legalizzato in cui le hanno trasformate adesso) ed eliminare il problema del 'padrone'.
uno stato giusto i cui esponenti siano revocabili in qualsiasi momento può certamente gestire aziende come la fiat, l'ilva, l'alcoa, l'alitalia (solo per fare degli esempi strategici), eliminando così lo sperpero di miliardi di euro di profitti privati che poi regolarmente vengono elusi o evasi.
trovo molto anacronistica questa divisione rigida padroni-lavoratori, ma va beh.
si uniscono in cooperativa, e diventano quello che sono adesso. sai che meraviglia...
a livello teorico, forse, è vero.
comunque lo stato italiano sperpera più dei privati. uno stato serio potrebbe gestire seriamente le imprese, sì. ma non l'italia, non questa classe politica, non questo stato.