VIVERE ULTRAS forum: I colori ci dividono, la mentalità ci unisce! (dal 23/01/04)

Rassegna stampa amarcord, Dicevano di noi

« Older   Newer »
  Share  
assenza
view post Posted on 13/5/2008, 14:34 by: assenza     +1   -1




Repubblica — 01 luglio 2000

i Due condanne nel giro di 48 ore, per un totale di 45 anni di carcere: quella che si chiude oggi, è una delle settimane più brutte nella vita di VB capo storico della tifoseria interista ma anche - e ormai è una realtà giudiziaria più che consolidata - boss di mala. Dopo la prima mazzata, arrivata mercoledì con la condanna a 15 anni inflitta dalla sesta sezione del tribunale, per rapina, ieri mattina è arrivato quello che può essere definito il colpo di grazia: la terza sezione, presieduta dal giudice Italo Ghitti, ha ritenuto congrua la pena di 30 anni, per narcotraffico e per una serie di rapine, vera e propria specialità del tifoso bandito. La sentenza di ieri, per la verità, non riguardava il solo B Alla sbarra c'erano più di dieci anni di malavita milanese: e personaggi di spicco come i tre componenti della famiglia Mannino - Francesco, Matteo e Vincenzo - e i due fratelli Fidanzati, Giuseppe e Guglielmo. Nelle carte del pubblico ministero Luisa Zanetti, si parla di fiumi di droga e centinaia di rapine: per un totale di circa 70 imputati, tutti professionisti del narcotraffico. Buona parte dell'impianto accusatorio si reggeva sulle dichiarazioni dei pentiti. La Procura dopo un attento e minuzioso lavoro di raccolta e studio ha presentato al tribunale quintali di carte: nelle quali venivano ricostruiti passaggi di droga e di armi, raid in banche e passaggi di armi, dal 1983 al 1993. Alla fine il tribunale ha deciso una quarantina di condanne, pena massima trent'anni, e circa trenta assoluzioni. A nulla, insomma, è valso il tentativo di B di gettare discredito contro i suoi accusatori: in particolare i tre fratelli Mannino, che si erano pentiti. Nello scorso gennaio, l'ex ultrà aveva presentato ai giudici una lettera che era riuscito a intercettare a San Vittore. Nella missiva, scritta di pugno dal più anziano dei fratelli Mannino, Francesco, le «istruzioni» per il pentimento mandate al suo complice di sempre, Giorgio Roccia. «Parlando - c'era scritto - non possono farti mandati di cattura, nel giro di qualche mese puoi andartene fuori dalle balle con tua madre e tuo figlio e fare una vita normale senza marcire in carcere». Una lettera, secondo B, che dimostrava chiaramente la strumentalità del pentimento dei principali suoi accusatori. Che, in sostanza, non erano credibili. Il collegio giudicante, però non è stato dello stesso avviso

— 29 giugno 2000

«Record mondiale in condanne per hashish». Il commento di uno degli avvocati difensori dopo la lettura della sentenza rende bene l'idea della severità della sesta sezione che ieri mattina ha emesso una quindicina di condanne - una delle quali per il leader storico della tifoseria dell'Inter, VB - per rapina, traffico di armi e traffico di stupefacenti. In molti casi, le decisioni del collegio giudicante hanno superato le richieste della pubblica accusa. L'intero processo, istruito dal pubblico ministero della direzione distrettuale antimafia Luisa Zanetti, si fondava sulle dichiarazioni di due pentiti storici della malavita milanese. I due con i loro racconti avevano ricostruito davanti agli inquirenti anni di traffici loschi, dall'hashish alle armi, facendo nomi e cognomi, specificando circostanze. In ballo anche qualche grosso nome della mala: su tutti quello di Robertino Enea, che ieri ha rallentato la lettura del dispositivo perché impegnato in un colloquio in video conferenza con il suo legale. Il boss, alla fine, è stato condannato a 18 anni di carcere. L'altra posizione di rilievo del processo era, appunto, quella di VB L'uomo è stato condannato per rapina a 14 anni di reclusione. In passato era stato coinvolto in altre inchieste dalle quali è stato assolto. L'ultima delle quali, nell'aprile scorso, quando passò miracolosamente indenne attraverso un processo che riguardava lo spaccio di cocaina sugli spalti della curva nord dello stadio di San Siro durante le partite dell'Inter. Insieme a lui, sul banco degli imputati, erano finiti altri tifosi nerazzurri.
 
Top
10 replies since 13/5/2008, 09:57   5690 views
  Share