| IL RINNOVO. IL CAPITANO SI TOGLIE DAL MERCATO: FIRMA PER ALTRI TRE ANNI E CHIUDERÀ LA CARRIERA IN BIANCAZZURRO
Possanzini eterna fedeltà «A Brescia per sempre»
«Con la società c’è l’accordo per prolungare fino al 2012 Cosmi? Mi auguro che resti anche l’anno prossimo»
La ferita della mancata promozione è freschissima Ma dobbiamo guardare avanti
Gian Paolo Laffranchi
Con lui in campo, il Brescia prometteva uno sprint da serie A. Senza di lui, è caduto sul primo ostacolo playoff. Adesso Davide Possanzini vuole scordarsi quest’ultimo mese abbondante di sfortuna nera. Non vuole ripartire: è già ripartito. Cure e terapie, lavoro specifico per tornare abile e arruolabile giusto per il ritiro estivo. Possanzini è ripartito da giocatore del Brescia, da capitano, da simbolo di una squadra alla quale si sta legando per la vita. Il prolungamento del contratto è previsto nei prossimi giorni. Possanzini, che ha 32 anni, intende chiudere la carriera qui. In serie A.
«CON LA SOCIETÀ siamo già d’accordo: dobbiamo solo incontrarci - spiega l’attaccante di Loreto, ora in scadenza il 30 giugno 2009 -. Altri tre anni? Sarebbe bello firmare fino al 2012. Spero che tutto vada come previsto, sono fiducioso». È tempo di rinnovi: Riccardo Taddei ha appena firmato fino al 2011. «Ottimo, sono felice: Ricky è un bravo ragazzo e soprattutto un giocatore che può fare la differenza - dice Possanzini -. Il fatto che la dirigenza stia fissando dei punti fermi per la prossima stagione deve far ben sperare. Evidentemente il Brescia non ha affatto intenzione di ridimensionare le sue ambizioni. Se conosco il presidente Corioni, come credo di conoscerlo, sono convinto che cercherà di centrare l’anno prossimo l’obiettivo mancato quest’anno». Quaranta gol in tre campionati (11 il primo anno, 13 il secondo, 16 il terzo), Possanzini si è dovuto fermare per l’infortunio che gli ha provocato un’entrata inopportuna di Ungari in Modena-Brescia. Era il 3 maggio. Il punteggio era già sul 3-0 (suoi due gol). Mancavano 4 minuti alla fine. Lesione muscolare in 4 punti della gamba destra. L’incidente più evitabile dell’anno. Da allora, il Brescia in campionato non ha più vinto. Ai playoff, un successo e una sconfitta: 2-2 complessivo ed eliminazione in semifinale contro l’Albinoleffe. «La ferita è freschissima - sospira Possanzini -. È andata così, ora dobbiamo guardare avanti e pensare al futuro». Possanzini avrebbe mercato in serie A. Sul suo conto si è già sbilanciato pubblicamente il tecnico del Bologna neopromosso, Arrigoni. «Il Bologna mi vuole? Fa piacere, mi lusinga, ma finisce lì, anzi non inizia nemmeno. Sto bene a Brescia, rimango a Brescia. L’ho detto e lo sto dimostrando con i fatti: sarei contento di restare a vita».
IN QUESTO SENSO il prolungamento del contratto. Come una rinnovata promessa di fedeltà. Possanzini in questi giorni lavora e suda a Perugia, sede della sua rieducazione e città di Serse Cosmi. Qui domenica arriveranno i tifosi della Curva Nord «Brescia 1911» per incontrare e ringraziare proprio l’allenatore umbro. «Io non sarò a Perugia: è il mio giorno libero - dice Possanzini -. Anch’io, certo, sto seguendo la vicenda-allenatore, seppur da lontano. Aspetto notizie. Credo che le colpe di questo fallimento, se così si può definire la mancata promozione, non siano soltanto di Cosmi, ma vadano divise fra tutti, dalla società ai giocatori. Io non so cosa voglia fare il presidente Corioni. Spero comunque che Cosmi sia l’allenatore del Brescia anche l’anno prossimo».
LA PANCHINA. IL NODO-ALLENATORE
Idea De Paola Oggi incontro con Corioni
Zoboli nel mirino del Bologna Alberti verso il Lumezzane
Il nodo-allenatore è tutto da sciogliere, ma qualcosa si muove. Oggi Gino Corioni ha in agenda un incontro: non con Serse Cosmi (con il quale dovrebbe incontrarsi all’inizio della prossima settimana), ma con Luciano De Paola. Il «Pirata», già alla guida della Primavera del Brescia, reduce da un’esperienza finita anzitempo ad Arezzo, è in rampa di lancio fra i tecnici giovani che piacciono al presidente. De Paola è una possibilità concreta, al momento più delle altre ipotesi di questo genere (da Gianmarco Remondina a Razvan Lucescu). Corioni sta valutando anche nomi più consolidati: Davide Ballardini, Massimo Ficcadenti, sul taccuino anche Mario Beretta e Francesco Guidolin, prime scelte in caso di promozione in serie A. Da notare che sia Ballardini che Ficcadenti hanno già espresso una disponibilità di massima a sedersi intorno a un tavolo per parlare di un futuro a Brescia. Sullo sfondo, rimane comunque sempre un’ipotesi: quella della permanenza di Cosmi sulla panchina biancazzurra. Il tecnico umbro, arrivato all’ombra del Cidneo alla fine del febbraio dell’anno scorso, ha ancora un anno di contratto (scadenza 30 giugno 2009, circa 650 mila euro a stagione) e il rapporto con il Brescia è tutt’altro che risolto.
Mercato giocatori. Il Bologna si fa avanti, anche se l’unica offerta interessante, al momento, è riservata ai difensori. Il club di via Bazoli non vorrebbe privarsi di Victor Hugo Mareco. Più probabile una partenza di Davide Zoboli, nelle scorse stagioni nel mirino di Cagliari, Reggina e Lazio. Per Zoboli, classe 1981, a Brescia dal 2004, il Bologna sarebbe disposto a sborsare una cifra vicina ai 2 milioni di euro. Bologna, Sampdoria e Torino sono su Marius Stankevicius. La Sampdoria è interessata a Simone Dallamano. In chiave acquisti, rinforzi sono attesi soprattutto a centrocampo, date per certe le partenze di Lima (contratto in scadenza) e Tacchinardi. Suggestive le voci di possibili grandi ritorni (dai gemelli Filippini ad Appiah, passando per Baronio). Diversi giovani infine saranno parcheggiati in prestito. Alcuni di loro potrebbero approdare al Lumezzane, in serie C1. È il caso di Andrea Alberti, centravanti classe 1985 rientrato dal Lanciano, così come di Savio Nsereko e Luis Alfageme.G.P.L.
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