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Brescia, il Rigamonti cade a pezzi
Lo stadio Rigamonti è ormai un problema più che serio. Mentre la squadra di Iachini veleggia verso le posizioni che valgono la promozione in serie A, il vecchio stadio di Mompiano si sgtretola sotto le intemperie, letteralmente.
Le indagini effettuate da una commissione di tecnici di Comune, Questura e Brescia Calcio raccontano infatti di un pesante sgretolamento di tutte le struttre in calcestruzzo, in particolare in curva sud e nel parterre.
Se il Rigamonti rimarrà la "casa" del Brescia ancora per alcuni anni, ci sarà bisogno di interventi pesanti e costosi, nell'ordine dei 300.000 euro annui. Non è stato quindi sufficiente la ristrutturazione effettuata nel 2007 per adeguare l'impianto al decreto Pisanu ed il risultato è che potrebbe essere chiusa la curva sud, per iniziare dei lavori di urgenza.
Il fatto che la squadra stia ottenendo buoni risultati, che fanno sperare in un esito felice per la stagione in corso, peggiora in verità la situazione stadio: in caso di promozione infatti, saranno necessari ulteriori interventi per aumentare la capienza ed i servizi. Una spesa che si aggirerebbe intorno ai 3 milioni di euro solo per l'adeguamento minimo, con lavori che durerebbero un anno intero. Per una vera ristrutturazione sarebbero necessarie decine di milioni di euro, mentre nel bilancio del comune alla voce stadio ne sono stati destinati... 150.000, una cifra ridicola rispetto alle necessità strutturali dell'impianto e comunque non ancora utilizzabile.
La convenzione tra il Brescia e il Comune prevede che i costi di manutenzione ordinaria vengano anticipati dalla società e poi rimborsati dal comune, ma il Brescia vanta già un credito di 90.000 euro per il restyling già effettuato e non potrebbe di sicuro far fronte a una spesa di 3 milioni per avere lo stadio semplicemente a norma, né tanto meno ad una ristrutturazione totale il cui costo supererebbe senz'altro la decina di milioni.
L'assessore ai lavori pubblici Labolani ha commentato la situazione ribadendo che i dati e le cifre dell'indagine non fanno altro che confermare che alla città serve uno stadio nuovo, da costruire nella nuova Cittadella dello Sport.
Il problema sono però i tempi: la Cittadella, se tutto filerà liscio, sarà pronta nel 2013. Nel frattempo sarà necessario rattoppare alla bell'e meglio il Rigamonti ed investire sul nuovo.
Chi vi scrive vive da anni in prima persona il disagio di vedere le partite della propria squadra del cuore in uno stadio quanto meno inadeguato. In effetti, nell'ultimo periodo le condizioni delle strutture sono notevolmente peggiorate ed è ormai eufemistico parlare di situazione grottesca: in una delle ultime partite cui ho assistito dalla curva, uno dei gradini che portava a quello che da ormai 13 anni era "il mio posto" si è letteralmente sbriciolato sotto i miei piedi.
Non mi sorprende affatto che gli spalti del Rigamonti siano sempre più vuoti, perché venire allo stadio in questi ultimi tempi sta diventando davvero un sacrificio. E non ci si illuda che le cose vadano meglio in tribuna stampa. L'unico vantaggio che si ha in questa posizione è avere la testa al riparo, ma per il resto le condizioni sono le medesime e me ne sono reso conto di persona nelle ultime partite, in cui ho finalmente compreso il perché delle lamentele degli addetti ai lavori che prima consideravo eccessive.
Si sono sentite tante parole in questi anni, tanti progetti svaniti, tante promesse non mantenute. La speranza è che si sia finalmente giunti a un punto di svolta: Brescia è una città ricca e popolosa, nella cui provincia vivono oltre un milione di persone, e merita uno stadio all'altezza, anche per restituire ai bresciani la voglia di venire a sostenere una squadra che sta lottando col cuore per tornare in A.
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